Salvatore Marra, ex calciatore di Juve Stabia, Avellino, Potenza, Angri, si racconta con un’intervista ricca di grandi ricordi
-Quale è il tuo ricordo che hai di Castellammare?
Il mio ricordo di Castellammare è rinchiuso tutto in sei mesi. Prima di approdare alla Juve Stabia, giocavo nell’Angri, Venni a Castellammare grazie a Rinaldi, ma anche grazie a Di Somma, che avevo già avuto in precedenza nell’Avellino. Mi ricordo benissimo il mio esordio con il Pisa, vincemmo quella partita. La partita contro il Napoli ancora oggi tengo un ricordo indelebile.
-Che cosa ha significato per te la partita contro il Napoli?
Ho avuto il piacere di giocarci anche con il Messina, essendo napoletano la sentivo più di tutti la partita contro il Napoli. Ho sempre fatto buone prestazioni contro il Napoli, facendo anche due assist sia con il Messina, che con la Juve Stabia, vincendo in entrambi casi. Ricordo ancora oggi l’atmosfera prima della partita contro il Napoli, anche nel post-partita, forse all’epoca non ci si rendeva conto. Abbiamo scritto una pagina importante della storia della Juve Stabia, con la vittoria contro il Napoli.
-Come vedi il momento attuale della Juve Stabia?
La Juve Stabia non sta vivendo un momento felice, soprattutto per il cambio tecnico, si è passato da un allenatore esperto come Novellino, ad un allenatore più giovane come Sottili. Quando si cambia allenatore, ci sta sempre qualcosa che non va. La Juve Stabia deve sempre posizionarsi tra le prime posizioni, mi dispiace vederla in questa posizione di classifica che non merita. Conosco Sottili sta in buone mani la Juve Stabia.
-Che ricordi hai della partita contro l’Acireale?
Era una partita fondamentale. Ho vissuto il pre-partita non in modo piacevole. Ricordo che nella partita di andata, sbagliai un goal clamoroso che ci poteva portare sull’3-0 per noi, poi loro segnarono il goal dell’2-1. Sentivo un peso enorme, anche perchè avevamo una classifica peggiore, andando a giocare in casa loro, bastava anche vincere 1-0 per l’Acireale. Mi ricordo benissimo il goal di Agnelli, punizione dal limite, dovevo batterla io, per fortuna è andata a sbattere sulla barriera, finendo sui piedi di Agnelli che ha concluso con il goal dell’1-1. Mi ricordo tanta gente che festeggiava, mi ricordo prima della partita c’erano dei problemi economici. La gente di Castellammare si strinse vicino alla squadra per cercare di portare a casa quella salvezza.
Secondo te è più difficile fare l’allenatore o il giocatore?
Decisamente l’allenatore. Non sei padrone del tuo destino, devi cercare di trasmettere la tua idea a più persone, devi cercare di sdrammatizzare, devi battere forte il ferro quando ci sta da batterlo. Invece da calciatore, devi pensare solo ad allenarti.
-Che sensazione ti ha lasciato la partita tra Napoli e Verona?
In serie A non è facile gestire le forze, soprattutto in due competizione, come sta facendo il Napoli. Il Verona gioca molto sulla fisicità, il Napoli non è adatto a giocare contro queste squadre. La squadra di Spalletti ha giocato molto bene, ha avuto solamente una disattenzione sul goal di Simeone.
-Chi è la favorita a vincere lo scudetto?
L’Inter non è spacciata. Il Napoli e il Milan stanno facendo un grande campionato, il Napoli ha un’qualcosa in più rispetto al Milan. Il Napoli tiene una rosa importante, se riesce a distaccare l’Inter, riuscirà a vincere lo scudetto, il Milan è una squadra giovane alla lunga potrà perdere dei punti importanti.
-Il Napoli di Spalletti può puntare a vincere sia l’Europa League che lo scudetto?
Il Napoli ha le forze per vincere tutte e due le competizioni. Il Napoli ha trovato un assetto giusto, tiene un allenatore che riesce a gestire il tutto.