Venezia-Juve Stabia, Editoriale di StabiAmore


Venezia-Juve Stabia, Editoriale di StabiAmore, il punto post gara del Presidente dell’Associazione Culturale Gianfranco Piccirillo:
Venezia- Juve Stabia: Dopo un altro orribile primo tempo lo Stabia si affida alla parte finale della gara per cercare di recuperare una partita che si era messa male soprattutto per l’impostazione troppo difensiva di Caserta, che esclude Canotto al rientro dalla squalifica per motivi forse più disciplinari che tattici.
Se comunque non ci fosse stato la solita distrazione difensiva che, questa volta oltre al rientrante Vitiello e a Fazio ha coinvolto pesantemente pure Mastalli, tutto sommato si poteva parlare di un tempo tattico da parte delle squadre in attesa della ripresa e dei risultati degli altri campi.
E invece in un’azione del Venezia, peraltro con un forte sospetto di una posizione di fuorigioco, favorita da questa serie di errori stabiesi, Maleh riesce a mettere la palla nella porta di Provedel, facendola passare sotto le sue gambe. In precedenza per il portiere stabiese c’era stato poco lavoro, ma addirittura Lezzerini, l’estremo veneto, non è mai dovuto intervenire, segnale evidente della pessima gara di attesa della squadra di Caserta.
Nella ripresa il tecnico stabiese cerca rimedio ai suoi grossolani errori, inserendo Ricci e Canotto per i due capitani stasera negativi, Vitiello e Mastalli, e in effetti lo Stabia comincia ad attaccare, realizzando due reti, entrambe però annullate, la prima per fuorigioco, la seconda per fallo sul portiere. Ancora una volta, la terza per il bomber stabiese dopo Trapani e Frosinone, Francesco Forte subisce l’onta di un annullamento ingiusto per fuorigioco inesistenti, mentre il gol di Troest era effettivamente irregolare. Poi però lo Stabia non migliora nella parte finale anche con gli ingressi di Addae e Rossi per Calvano e Bifulco, anzi il Venezia avrebbe potuto raddoppiare se non ci fosse stato l’ottimo intervento di Provedel, il quale per il gioco confuso dello Stabia non riesce neanche a rendersi pericoloso come spesso accade nelle azioni di recupero, nel quale si rivede Melara al posto di un Mallamo stasera sotto tono.
La sconfitta è meritata dunque contro un avversario non proprio irresistibile, che col minimo sforzo e gli errori stabiesi e degli assistenti arbitrali riesce a portarsi fuori dalla zona play out, che a questo punto con le vittorie di Trapani e Cosenza può essere l’unico obiettivo ancora raggiungibile per lo Stabia, che è riuscito nell’impresa di disperdere tutto il vantaggio, che aveva accumulato prima della sospensione del campionato per il corona virus. Caserta e la squadra possono solo vincere le prossime due gare lunedì al Menti con la Cremonese e venerdì a Cosenza per arginare un’amarezza stasera devastante per tutta la tifoseria stabiese, che non meritava di assistere a questo crollo miserevole e vergognoso della propria squadra del cuore nella ripresa post covid.

 

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