La Juve Stabia pareggia 0-0 contro la Carrarese, il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’Associazione Stabiamore
Pagliuca conferma la stessa formazione, che ha giocato benissimo martedì sera contro il Sassuolo, con la sola eccezione di Fortini al posto di Rocchetti, mentre la Carrarese di Calabro si schiera in modo più attendista, rinforzando il centrocampo. La squadra di casa, che gioca solamente la seconda gara nel suo stadio, dopo aver risolto problemi di agibilità dell’impianto simili a quelli che ha avuto lo Stabia ad inizio campionato, schiera inizialmente un solo ex in campo, l’argentino Schiavi, ma il discusso Panico è presente comunque in panchina, pronto a subentrare nel corso della ripresa, seppure solo nel finale. La prima metà del primo tempo è davvero brutta, perché si gioca a ritmi blandi, ma nella seconda parte lo Stabia conferma le sue qualità, impegnando severamente il portiere Bleve, e trovando una rete, annullata per un fuorigioco impercettibile da arbitro e var. Nell’occasione c’era stato un errore clamoroso dell’ex estremo difensore del Lecce, che aveva regalato la palla del vantaggio a Bellich, reso vano dalla posizione iniziale di Ruggero in fuorigioco. Mentre la Carrarese non riesce a centrare la porta, nelle sue comunque rapide azioni di ripartenza, con gli spunti di Cherubini e Belloni, la squadra di Pagliuca impegna severamente Bleve, che trova il modo di riscattare la papera precedente, sui colpi di testa di Varnier e Adorante. La parata sul bomber dello Stabia è stata spettacolare, perché Bleve praticamente è volato per togliere il pallone dalla rete sul bel colpo di testa di Adorante, che in precedenza è stato pure anticipato da Imperiale su un altro traversone pericoloso dalla sinistra.
Shpendi e Finotto dopo l’intervallo prendono il posto di Cherubini e Cerri, che non sono riusciti ad incidere nel corso del primo tempo. La gara si innervosisce un pochino e si gioca più a centrocampo, che in fase offensiva con Shpendi che sfiora l’autogol, mentre Finotto prova la conclusione da fuori, non inquadrando la porta. Quando Pagliuca fa entrare contemporaneamente Mosti e Rocchetti al posto di Buglio e Fortini, Calabro decide di inserire il beniamino di casa, Cecconi, al posto di Zanon, e a centrocampo almeno inizialmente sembra beneficiare di questi cambi il regista Leone, che decide di provare il tiro da lontano, chiamando alla presa a terra Bleve. Nella seconda parte della ripresa entra Zuelli al posto dell’ex Schiavi, mentre Adorante si conferma il calciatore più pericoloso in una gara bruttina con qualche sussulto però davvero pesante, che poteva lasciare il segno. Pagliuca prova a svoltarla con l’ingresso di Zuccon e Candellone al posto di Leone e Maistro, dimostrando di non accontentarsi del terzo pareggio consecutivo.
Calabro cerca di rispondere con l’ingresso dell’ex Panico al posto di Giovane, ma è lo Stabia sempre e comunque a costruire azioni e occasioni piuttosto importanti. Ancora una volta deve superarsi Bleve su un tiro molto pericoloso di Adorante, seppure da posizione defilata, e il tiro successivo di Mosti sugli sviluppi della stessa azione da solo l’illusione del gol ai circa duecentocinquanta encomiabili tifosi stabiesi presenti allo stadio, perché la palla esce di poco e finisce dietro la porta. Pagliuca è costretto ad inserire pure Folino per l’infortunio di Bellich e il tecnico stabiese subisce pure l’ammonizione in un convulso finale, dove la Carrarese prova a trovare lo specchio della porta avversaria, un’operazione che resta solo un miraggio, in una gara dominata dalla squadra di Castellammare, che però avrebbe potuto subire una beffa clamorosa, se sull’ultimo angolo Shpendi non avesse sbagliato a calciare da pochi metri. In ogni caso lo Stabia può continuare la serie positiva e cercare di preparare nel modo migliore la prossima sfida contro lo Spezia dei fratelli Esposito, giovani campioni e vanto di Castellammare, che torneranno al Menti da avversari domenica pomeriggio.