La Juve Stabia sbanca Latina, il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo dell’ associazione Stabiamore
Nel turno infrasettimanale Pagliuca sceglie di fare respirare Meli e Mosti e inserisce nuovamente Romeo e Piscopo, rinunciando anche questa volta al minutaggio con la scelta di Andreoni in difesa.Dopo un iniziale errore di Thiam in fase di disimpegno, che ha permesso a Ricciardi di provare la conclusione, proprio Andreoni favorisce il vantaggio delle vespe, anche se il portiere pontino Fasolino praticamente sbaglia la presa, consentendo ad Adorante di mettere la palla in porta con facilità.
Il Latina di Fontana prova a mettere in difficoltà la capolista, soprattutto con le pericolose incursioni dello stabiese Ercolano, che serve soprattutto l’ex Del Sole, il quale però non riesce mai ad inquadrare la porta.Ma lo Stabia conferma la sua solidità sia in fase difensiva, che nella fase d’impostazione del gioco con un centrocampo di sostanza e qualità e il raddoppio dello stesso bomber Adorante su assist di Piscopo è il naturale epilogo di una superiorità apparsa evidente.
Il centravanti preso nel mercato di gennaio dal bravo direttore sportivo Lovisa dimostra la sua bravura come finalizzatore, ricordando gli opportunisti del passato come Pippo Inzaghi sullo splendido traversone di Piscopo, ma Adorante non è bravo solo di testa in occasione del raddoppio, perché con una splendida azione di piede, scatena il panico nella difesa laziale, che dopo aver subito un paio di dribbling riesce a chiedere la marcatura su di lui solo con molta fatica.Anche Candellone sfiora il palo con un tiro da fuori, ma nel finale del primo tempo e poi ad inizio ripresa il Latina cerca di recuperare la partita, cominciando ad attaccare con una certa insistenza.
Dopo aver sfiorato la porta di un Thiam, che comunque non deve compiere particolari interventi in tutta la gara, all’inizio del secondo tempo arriva in mischia il gol di Crecco, che fa prendere coraggio ai tifosi locali, surclassati in ogni caso dall’inizio alla fine nel calore e nella sonorità dai circa 1200 tifosi stabiesi.Purtroppo la gara perde a metà ripresa le caratteristiche di ordine e qualità e cominciano falli a ripetizione e molta confusione, che coinvolge la panchina dello Stabia e lo stesso direttore di gara, che già nel primo tempo mostra di avere il cartellino facile, coinvolgendo tanti calciatori soprattutto stabiesi.
Purtroppo nella scelta dei cambi per sostituire Bellich alle prese con i crampi e Adorante, leggermente infortunato, Pagliuca si fa ammonire pure lui e addirittura quando entrano Folino e Meli, stranamente non nello stesso tempo, l’arbitro addirittura decide di estrarre il cartellino rosso nei confronti del tecnico stabiese, che purtroppo sarà nuovamente squalificato.La partita rischia di complicarsi per lo Stabia, perché ovviamente sul piano agonistico spesso i valori si azzerano, ma fortunatamente proprio il subentrato Meli in area, irride proprio l’ex oggetto misterioso dello Stabia in serie B, Del Sole, e deposita in porta il gol della tranquillità, realizzando un gol pregevole.
Oltre al terzo gol la sicurezza dell’importante successo esterno viene rafforzata dall’espulsione diretta di Vano per un’ingenuità commessa proprio sull’altro subentrato Folino.Pagliuca prima del lungo recupero fa entrare contemporaneamente Baldi, Erradi e Mosti al posto di Romeo, Leone e Piscopo e nel finale va più vicino lo Stabia al quarto gol che al secondo il Latina.
Non è stata una bellissima partita, soprattutto per gli episodi della ripresa, ma la vittoria vale oro per la squadra di Castellammare e i tantissimi tifosi presenti a Latina possono legittimamente gioire alla fine e festeggiare con la squadra il primato confermato ad otto giornate dalla fine.Peccato solo che nella prossima giornata, nell’ormai consueto per lo Stabia posticipo serale del lunedì, al Menti contro il Taranto di Eziolino Capuano.La soddisfazione sportiva della terza vittoria consecutiva dopo la sconfitta di Catania compensa comunque questa nota spiacevole in parte determinata dal carattere fumantino dell’allenatore stabiese e in parte da un certo accanimento arbitrale nei suoi confronti.