La Norvegia non è il Brasile di Pelè


“La Norvegia vola è travolge Israele. Italia fai attenzione” questo è il titolo della Gazzetta dello Sport. Perché, ora, la Norvegia è la nazionale più forte del mondo, forte dei suoi tre mondiali consecutivi, dell’Europeo vinto con 37 gol fatti e zero subito, con Haaland tre volte vincitore della Champions.

Giusto criticare la Nazionale italiana e Spalletti su molti punti. Sei gol presi su calcio da fermo in quattro partite cono un’enormità, a volte il gioco latita, soprattutto in attacco. E il secondo gol della Germania a porta vuota con TUTTI i calciatori italiani a protestare, con l’arbitro che no aveva fermato il gioco è indegno perfino per i pulcini.

 

Inoltre, vero che il C.T. italiano è sempre criticato anche quando vince (Lippi, dopo il quarto titolo mondiale fu attaccato perché non aveva convocato Cassano), ma Daniel Maldini sembra veramente un pesce fuor d’acqua, convocato veramente solo per il nome. Inoltre l’uso sbagliato di Bastoni è ormai prassi consolidata.

Ma non c’erano dei meriti?

Eppure l’Italia ha dimostrato anche una bella forza d’animo. Da tre z zero a tre sembrava impossibile. Ora qualcuno scrive “Ma le Germania ha tirato il freno”. Forse, ma abbassare la tensione non è uno sbaglio? Se credi di aver vinto e smetti di giocare la paghi. Tant’è vero che, addirittura, Marciniak ha derubato gli azzurri negando un rigore netto sul tre a due.

Inoltre, e forse a molti manca questo passaggio, Israele non è proprio una corazzata. Esaltare la vittoria della Norvegia è come esaltare l’Inter che vince otto a zero con una squadra di terza categoria. E per glia manti delle statistiche, Haaland spesso crolla nelle partite importanti, vedi la finale di Champions contro l’Inter.

Inoltre, quattro anni fa, ogni squadra affrontata dall’Italia nell’Europeo prima era una corazzata. Dopo la vittoria degli azzurri diventava una squadretta di periferia. Perché, tipico nostro, dobbiamo smontare i nostri risultati sportivi. Esempio: mondiale vinto solo perché Zidane espulso, Europeo vinto solo a fortuna con la C maiuscola.

Tutto bene madama La Marchesa?

Ovviamente no. I problemi ci sono. Ma far passare un girone con Norvegia, Israele, Estonia e Moldavia per un girone di ferro è ridicolo. Inoltre trovate una nazionale che può schierare: Donnarumma, Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Buongiorno, Barella, Zaccagni e Tonali. Senza contare Retegui e Kean in questo momento in forma strepitosa.

Quindi, per una volta, un po’ di fiducia. O meglio, esaltare meno squadre normali e un po’ di più la nostra nazionale. E ricordo che, forse, una parte della responsabilità delle mancate qualificazioni ai mondiale è della stampa. Un esempio? Parlare di fallimento assoluto nel 2018 per il secondo posto in un girone dietro la Spagna.

Nella pagina di Sport Mediaset al seguente link, il calendario della partite di qualificazione al mondiale 2026.

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