Dopo un’inizio da brividi dovuto alla sconfitta contro l’Arabia Saudita, l’Argentina riesce a superare i gironi e a raggiungere gli ottavi e, cosa più importante, ad evitare lo scontro con la Francia campione in carica. Beffa per il Messico che vince solo due a uno contro l’Arabia ma, a causa della differenza reti, Lewandoski e compagni passano anche loro il girone.
La partita è tutt’altro che interessante. Certamente l’Argentina ha il dominia del possesso palla, complice un atteggiamento troppo rinunciatario della Polonia. I giocatori polacchi, a parte scaraventare il pallone verso Lewandoski, non hanno fatto molto altro, soprattutto nel primo tempo. E il fatto che, nonostante i 14 tiri nello specchio, l’unica occasione vera sia il rigore (molto generoso) sbagliato da Messi è un sintomo dei problemi dell’Argentina.
Nel secondo tempo Michniewicz prova a spostare Zielsinki alle spalle di Lewandoski per combattere il suo isolamento. Ma è l’Albi celeste a passare in vantaggio dopo neanche un minuto (57 minuti per essere precisi). Mac Allister raccoglie un passaggio di Molina e lo deposita in rete.
A questo i tifosi polacchi avevano tutto il diritto di sperare in una riscossa della loro squadra. Ma la Polonia non si scuote. Nemmeno quando arriva la notizia del vantaggio del Messico per due a zero. Risultato che, per il far Play, qualificherebbe i messicani. Anzi arriva anche il raddoppio di Alvarez.
Per fortuna prima arriva Szczesny che salva su Messi, poi Al-Dawsari che accorcia le distanze con il Messico al 95′ rendendo inutili i calcoli sui cartellini è mettendo in gioco la differenza reti (0 Polonia, -1 Messico).
E’ cos’ il 3 Dicembre l’Argentina affronterà l’Australia e il giorno dopo la Polonia si scontrerà con la Francia. Ed entrambe le compagini dovranno darsi una sveglia. Perché, ad oggi, ne Lewandoski né Messi hanno convinto più di tanto.