L’Inter approfitta della settimana di sosta per gli impegni delle nazionali, per fare delle riflessioni sul futuro della società. In particolare ballano le posizioni dell’allenatore Stefano Pioli e del direttore sportivo Piero Ausilio.
<b>Stefano Pioli ha firmato fino al 30 giugno 2018, ma nel contratto c’è anche una clausola rescissoria con tanto di buonuscita se la società decidesse di esonerarlo prima di quella data. L’ex tecnico della Lazio finora alla guida dell’Inter ha collezionato 14 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte in tutte le competizioni. L’allenatore parmense ha risollevato le sorti dei nerazzurri, portandoli a lottare per le prime posizioni in classifica, cosa che al suo arrivo sembrava quasi impossibile. Dopo il pareggio di Torino della settimana scorsa i meneghini hanno visto ridursi al lumicino le speranze di centrare il terzo posto in classifica, distante 8 punti quando mancano 9 match alla fine del campionato. I meriti di Pioli sono quelli di aver ricompattato lo spogliatoio ed aver dato una riconoscibile impronta di gioco ad una squadra che aveva rigettato i dettami tattici e non solo del suo predecessore Frank de Boer, anche se molto probabilmente non riuscirà a raggiungere l’obiettivo che la società si era prefissato ad inizio stagione. I tifosi si sono schierati apertamente con lui dedicandogli un coro nell’ultima partita casalinga; cosa che non accadeva da quando sulla panchina della beneamata sedeva un certo Josè Mourinho. La società sembra contenta del suo lavoro, ma al contempo si guarda in giro e se si liberasse un top manager quale potrebbe essere Conte o Simeone, Suning potrebbe scegliere di salutare Pioli.
http://gty.im/653211056
Per quanto riguarda il direttore sportivo, il suo contratto è in scadenza a giugno 2017 e l’accordo per il rinnovo è stato raggiunto da tempo ma non ufficializzato, alimentando i dubbi sul suo futuro. Ausilio è all’Inter dal 1998, ha collaborato con l’allora direttore sportivo Marco Branca dal 2010 al 2014 quando quest’ultimo è stato allontanato dal presidente Erick Thohir; da allora Ausilio è il responsabile dell’area tecnica. Tifoso interista, si occupa fondamentalmente delle campagne acquisti dei nerazzurri. Specialmente nei primi anni della sua gestione ha dovuto fare i conti con la difficile situazione economica in cui versava la squadra, che lo ha costretto a fare campagne acquisti con poche o nessuna risorsa. L’Inter non ha vinto nessun trofeo sotto la sua gestione, ma la qualità della rosa negli ultimi anni è andata in crescendo. Le cose migliori che ha fatto sono la scelta di Pioli, l’acquisto a parametro zero di Banega e quello di Gagliardini; mentre scelta infruttuosa è stata l’acquisto di Gabriel Barbosa (anche se il brasiliano potrebbe ancora dimostrare il suo valore nei prossimi anni) a discapito di un terzino. Non hanno reso all’altezza delle aspettative anche Jovetic e Podolski. Rumors dicono che la società cinese abbia sondato il terreno con Walter Sabatini, alla Roma fino allo scorso ottobre. Maestro nel ricavare tanto dalle cessioni (Marquinhos e Lamela su tutti), un po’ meno negli acquisti (Iturbe e Doumbia quelli che hanno inciso meno in maglia giallorossa). Ne sapremo sicuramente di più nelle prossime settimane o mesi.
(Fonte immagine in evidenza: www.inter.it)