Grande partita di Lorenzo il Magnifico, così come tutta la nazionale italiana. Con grande cuore, grande carattere, e anche con grande merito, l’Italia vince per 2 a 1 contro la Bosnia rimanendo a punteggio pieno con tredici gol fatti e uno subito.
A parte Mancini al posto di Florenzi e Quagliarella per Belotti, la formazione è la stessa che ha giocato contro la Grecia. Ma nessuno dei due, specialmente Mancini (peggiore in campo), gioca bene. Ma i Bosniaci, al momento quinti, partono meglio. Tant’è vero che Bonucci e Sirigu devono superarsi per impedire il vantaggio bosniaco al 18′ e al 20′. Vantaggio che arriva al 32′; Besic libera Visca di tacco, assist per Dzeko che porta gli ospiti in vantaggio.
I tifosi esultano così tanto che sembra di essere a Sarajevo anziché a Torino. E gli ospiti pressano e l’unica sortita azzurra passa dai piedi di Quagliarella. Gran destro del capocannoniere italiano ma Sehic è pronto e manda in angolo.
Roberto Mancini, capito il momento, inserisce Chiesa per Quagliarella. E al 49′ arriva il gol. Calcio d’angolo battuto da Bernardeschi, palla per Insigne che, al volo, dal limite dell’area, pareggia il conto.
E stasera Lorenzo il Magnifico è in stato di grazia. La Bosnia prova a reagire ma prima Sirigu anticipa Dzeko al limite dell’area, poi sempre il centravanti della Roma semina il panico in area di rigore ma Visca scivola e devia sul fondo il tiro.
Poi Mancini, non al massimo, lascia il posto a Mattia de Sciglio. E a quel punto la Bosnia decide di puntare al pareggio. Al 24′ Chiesa a pesca Insigne sul secondo palo, gran colpo di testa del furetto e Sehic manda in angolo. Sul corner seguente cross di Insigne, gran colpo testa di Chiellini ma Sehic è sulla traiettoria. A dieci minuti dalla fine esce Bernardeschi ed entra Belotti. E il Gallo si mette subito in mostra lottando come un leone su ogni pallone.
All’86’ l’episodio chiave. Sempre Insigne controlla sulla sinistra, supera un avversario e mette in mezzo per Verrati che, con un gran colpo di biliardo, mette nell’angolo alla sinistra del portiere la palla del 2 a 1.
La reazione della Bosnia è veemente ma produce poco. E anzi Chiesa si lancia da solo e mette Insigne da solo davanti alla porta. Ma l’attaccante del Napoli è stanco e mette malamente sul fondo. Ma comunque la partita finisce con la quarta vittoria di fila nel girone. Dodici punti ampiamente meritati e forse Roberto Mancini ha trovato la sua dimensione.