Tutto normale in questi mondiali. Argentina e Brasile pareggiano, Germania sconfitta dal Messico e Francia vincente contro l’Australia solo grazie ad un autogol. E la Colombia, favorita assieme alla Polonia nel girone H, lascia i tre punti ad Giappone che ha ampiamente meritato di vincere, anche se con qualche errore di troppo. Quintero al posto di Muriel e Izquierdo al posto di James, mentre i giapponesi confermano tutti tranne Honda in panchina mentre viene schierato Inui.
Cominciano male i colombiani. Al terzo minuti Osako tira, Ospina respinge ma Sanchez sviene e colpisce il pallone con il braccio. Rigore, trasformato da Kagawa, ed espulsione. L’uomo in meno si fa sentire e il Giappone inizia a schiacciare la Colombia. Al 15′ incursione centrale di Kagawa che serve Inui sulla sinistra ma il suo tiro esce veramente di poco. A questo punto i sudamericani decidono di svegliarsi e pressare gli avversari per evitare il colpo del cappotto.
Alla mezz’ora, vedendo la sua squadra in difficoltà, Pekerman decide di correre ai ripari: Wilmar Barrios entra al posto di Cuadrado. E questo sembra dare i risultati sperati; Barrios si prende una punizione che Quintero, colpevole anche la poca reattività del portiere giapponese Kawashima, mette in porta per il pareggio.
Nel secondo tempo i giapponesi continuano a pressare e i colombiani si vedono sempre meno. Al 54′ Kagawa serve benissimo Osako in area di rigore. Il numero 15 giapponese salta Davinson Sánchez ma Ospina manda in angolo, tre minuti dopo Inui al tiro ma risponde ancora perfettamente David Ospina. Al 73′ i due episodi principali, prima scambio in area di rigore fra Sakai e Osako ma il tiro a botta sicura del difensore del Marsiglia viene mandato in angolo; sugli sviluppi dello stesso Honda trova Osako che, più basso di tutti, la mette dentro e firma il due a uno.
A questo punto la Colombia cerca il pareggio ma i loro assalti sono confusi e concretizzano veramente poco e il Giappone si limita ad un possesso palla per far passare minuti e secondi preziosi per portare i primi tre punti del loro mondiale. Cosa che avviene. E con un girone con Polonia e Senegal ciò vuol dire aver messo un piede agli ottavi.