Mark Anthony Fish il “Bafana Bafana”
Mark Anthony Fish è stato uno dei calciatori del Sud-Africa più popolari. Stiamo parlando degli anni 90 e le sue gesta arrivarono nel massimo campionato Italiano.
Stiamo parlando di un difensore, un calciatore forte fisicamente, il classico centrale di difesa che riusciva a mettere il naso nel box offensivo. Bravo nel gioco aereo un calciatore che ha avuto una bella carriera alle spalle. Nato a Città del Capo, 14 marzo 1974 ha mosso i primi passi nel grande calcio alla corte del Jomo Cosmos prima e Orlando Pirates poi. Nel giro di poco tempo divenne il punto fermo della nazionale. Con la selezione sudafricana ha disputato 62 partite segnando 2 reti; una di queste l’ha realizzata nei quarti di finale della Coppa d’Africa del 1996 contro l’Algeria, contribuendo così al successo dei sudafricani nella manifestazione. Ha disputato alte 2 coppe d’Africa (1998 e 2000), oltre che una Confederations Cup (1997) e un Mondiale (1998) con i bafana bafana.
Una grande Coppa D’Africa, un grande torneo ed arriva la chiamata più importante della sua carriera, la serie A alla corte della Lazio. Zeman lo lancia e segna anche un goal contro l’Hellas Verona ma l’esonero del Boemo e l’arrivo di Zoff metterà la parola fine alla sua avventura a Formello chiusa con 17 partite, di cui 15 in campionato e 2 in Coppa Italia. Un passaggio rapido al Bologna senza lasciare il segno ed una nuova Vita in Inghilterra al Bolton. Nel 2000 passa al Charlton e nel 2005 in prestito all’Ipswich Town, dove si infortuna gravemente al ginocchio; per questo motivo a fine anno annuncia il suo ritiro, anche se un anno dopo torna in patria tra le file della sua vecchia squadra, gli Jomo Cosmos, anche se Fish non disputò neanche una gara ufficiale. Ha poi iniziato una nuova carriera da allenatore.
Fish resta un pezzo importante della storia del calcio Sud-Africano e di un passato dal sapore molto romantico.
