Un pareggio che non ha danneggiato lo spettacolo di San Siro
Tutto esaurito come nelle grandi occasioni, con le curve a dare il meglio di sé con coreagrafie bellissime.
La curva del Milan dedica a Berlusconi, all’ultimo derby da presidente, un mega striscione con tutti i trofei. La curva dell’Inter celebra se stessa (dal 1969) e i nerazzurri in dialetto meneghino. La partita regala tante emozioni.
Nel primo tempo, Inter sciupona e Milan cinico. Almeno 5 chances per i nerazzurri, con tre angoli e colpi di testa a lato e due occasionissime per Perisic. Ma a fine tempo Suso alla Del Piero ma di mancino trafigge Handanovic, inoperoso per tutto il tempo, a differenza di Donnarumma, impegnato e pasticcione con i piedi e su un’uscita alta.
Secondo tempo con gol e spettacolo per entrambe le squadre. Pareggia l’Inter con Candreva che lancia un siluro all’incrocio dalla distanza, dopo una rimessa discussa e battuta velocemente dai nerazzurri. Si riparte e Suso bissa: palla in area sui piedi, dribbling strettissimo e palla in diagonale rasoterra in rete a battere Handanovic. Girandole di sostituzioni che incidono poco, ma nel finale, proprio allo scadere, angolo con palla spizzata e rete di Perisic, colpevolmente solo sul secondo palo.
Pareggio che va stretto all’Inter, ma che, per come stava finendo, soddisfa Pioli. L’Inter del terzo tecnico di stagione ha giocato con un 4-3-3 interessante che va migliorato nell’interpretazione, ma che lascia intuire ampi margini. Medel, tra i migliori come centrale di sinistra, ma si è infortunato. Kondogbia, pasticcione spaesato, rischia di essere espulso e non dà sicurezza. Meglio Brozovic, sostituito da Jovetic, impalpabile, per la ricerca del pari, e Joao Mario. Icardi non ha toccato palla, ma ha lottato e ciccato una palla clamorosa. Il Milan é stato solo Suso, anzi Super Suso. Per il resto partita di attesa, non alla Montella, con ripartenze sugli errori dei nerazzurri. Partita molto bella e vibrante, con ritmo elevato sino alla fine