Dopo Napoli, Juventus, Inter e Lazio la banda di Di Francesco non lascia scampo nemmeno ai rossoneri. Il Sassuolo si sta specializando come ammazzagrandi.
Da tempo, si sa, il Sassuolo è una delle squadre italiane che esprimono il miglior gioco, frutto della minuziosa organizzazione impostata dal suo tecnico e anche, anzi, soprattutto il Milan è una delle squadre di vertice a cui aveva già saputo far male (con questa sono tre vittorie su tre gare al Mapei Stadium contro i rossoneri). La storia si è ripetuta ieri, quando la formazione di Mihajlovic, pur con un avvio positivo, ha subìto la maggior concretezza degli emiliani.
Proprio gli episodi sono ciò che fa infuriare il tecnico serbo, che in sala stampa denuncia l’imprecisione dei suoi sotto porta e la clamorosa disattenzione difensiva in occasione del vantaggio avversario:
“Non si può dominare per mezz’ora, creare 4-5 occasioni e poi subire gol su una situazione da palla inattiva che avevamo preparato”.
Menzione anche per il direttore gara, reo secondo Mihajlovic di non aver ravvisato una fallo su Bertolacci in occasione del raddoppio dei padroni di casa. Già in campo l’allenatore si era fatto sentire, guadagnando l’allontanamento dal terreno di gioco per le proteste esagerate.
Per quanto riguarda la valutazione della prestazione, si ritiene soddisfatto per il gioco che i suoi giocatori hanno dimostrato di saper esprimere, ma ammette che è mancato qualcosa soprattutto dal punto di vista della reazione dopo lo svantaggio, con la squadra che si è spenta senza più creare grossi pericoli a Consigli nemmeno dopo l’espulsione di Defrel a un quarto d’ora dalla fine e che anzi è andata più volte vicino alla capitolazione.
Di certo il Milan non sta ricevendo dalle seconde linee, pur di lusso, l’aiuto di cui avrebbe bisogno. A centrocampo pesa l’assenza di un’alternativa a Montolivo, gli esterni stanno facendo gli straordinari e in attacco, dove pure è ancora out Luiz Adriano, come enunciato dallo stesso Mihajlovic la quantità garantita da Niang non è compensata né da Balotelli, ritenuto non ancora al top della condizione, né tantomeno dal rientrante Menez. I due si sono avvicendati nel corso della gara al fianco di Bacca e la loro mancanza di passo è stata evidente.
La testa va dunque, tra fiducia e qualche campanello d’allarme, al match di domenica prossima, ancora fuori casa, al Bentegodi contro il Chievo. Una trasferta che nonostante la posizione tranquilla in classifica dei gialloblù il Milan non può di certo prendere sotto gamba, anche perché incalzato a soli 3 punti di distanza proprio da questo straordinario Sassuolo.