Per l’aereoplanino è tempo di volare
“Non tutto il male viene per nuocere”, cita un vecchio detto, che però, al giorno d’oggi, calza a pennello con lo sbandato Milan di Vincenzo Montella.
La sconfitta di Napoli, infatti, oltre ad essere stata finalmente l’ultima big contro cui sbattere, ha portato un aria nuova e di cambiamento in casa rossonera. Quale? lo spirito combattivo e non più rinunciatario.
Purtroppo, però, la differenza di qualità tra la squadra di Sarri e quella di Montella era troppo netta per far si che questo orgoglio ardente prendesse piede. Ma nonostante ciò, a Napoli abbiamo visto un Milan che ogni qualvolta andava sotto o soffriva con insistenza, trovava sempre la forza di reagire e provare a scalfire quella che sabato non rispecchiava del tutto la straordinaria macchina vincente di Maurizio Sarri. Il Napoli infatti ha strappato i tre punti al Milan con il minimo sforzo.
ANALISI DELLE ULTIME PARTITE
Questo spirito compatto e unito mostrato dal Milan, lo si era visto anche nel derby, dove per ben due volte, i rossoneri hanno saputo rispondere con la stessa moneta ai gol di Icardi. Peccato però, per l’evitabile epilogo finale. Contro la Roma, invece, esattamente la giornata prima, il Milan ha si giocato una bella gara, ma appena si è trovato sotto di un gol, ha perso fiducia e mentalità. La stessa cosa è successa in casa contro la Juventus, dove al fronte di un’ottima gara, al momento del secondo gol di Higuain, il Milan si è ritrovato spaesato a soffrire il torello finale dei giocatori bianconeri. Probabilmente anche contro l’Inter, se non si fosse trovato subito il pareggio grazie ad un Suso sempre più decisivo, sarebbe finita cosi. E’ qui che c’è la differenza. Contro il Napoli, il Milan ha sempre alzato la testa ad ogni gol, o azione subita, senza mai disunirsi e senza mai crollare mentalmente. Come ad esempio all’Olimpico contro la Lazio, dove 15 minuti di black out totale a cavallo tra il primo e il secondo tempo, hanno condannato ogni ipotesi di ripresa fisica e mentale da parte dei rossoneri.
DOVE BISOGNA RIPARTIRE
E’ da qui che deve ripartire il Milan: dalla mentalità di una grande squadra (che vuole tornare tale), dalla compattezza del gruppo e dalle prestazioni, che partita dopo partita, aumentano sempre di più. Al San Paolo non tutti lo hanno visto, o meglio, nessuno lo ha voluto sottolineare, ma il Milan ha condotto una discreta fase difensiva (fuorigioco a parte) contro uno degli attacchi più prolifici del campionato, riuscito ad andare in rete appunto soltanto grazie a due errori di valutazione di un terzo della difesa. Romagnoli su tutti, gol a parte, è stato il migliore. Senza però negare degli elogi anche a Bonucci e Musacchio.
Ormai è inutile tornare a ribadire che ci vuole tempo, ma del tempo sul serio, per trovare il giusto equilibrio in una squadra che per 7/11 è del tutto nuova di zecca. Senza contare che ci vuole anche un determinato lasso di tempo e di lavoro per far trovare ad ognuno di loro la perfetta forma fisica (Biglia e Calhanoglu su tutti). E soprattutto, lasciar lavorare in pace Vincenzo Montella, che dome detto, partita dopo partita sta trovando il giusto posto ad ogni ingranaggio di questo Milan tutto da scoprire e costruire.
LE PROSSIME SFIDE
Austria Vienna, Torino, Benevento, Bologna e Verona. Queste sono le prossime 5 tappe del Milan che, visti i miglioramenti, vanno assolutamente vinte. La partita più vicina è quella di giovedì contro gli austriaci, dove i tre punti sanciranno una volta e per tutte il passaggio del girone di Europa League. La prossima di campionato, invece, è la più importante, sia perché si torna a San Siro dopo due trasferte consecutive e sia perché “matare” un toro in difficoltà, è il primo decisivo passo per la rinascita di un nuovo grande e spietato diavolo.
Foto Fonte: PianetaMilan.it