Primo gol per Robert Lewandoski in quello che quasi certamente sarà il suo ultimo mondiale. Il centravanti del Barcellona, privato del pallone d’Oro durante la pandemia (era l’unico a meritarlo ma la FIFA decise altrimenti) può togliersi una delle soddisfazioni rimaste inappagate nella sua carriera. E, cosa più importante, la Polonia si mette in testa al Girone C davanti all’Arabia, in attesa dello scontro fra Messico e Argentina.
L’Arabia Saudita parte comunque forte impegnando Szczesney in un paio di occassioni e costringendo Milik, Cash e Kiwior a falli da giallo per evitare guai peggiori. Gli arabi stanno molto bene in campo e sono gasati per la vittoria sull’Argentina. Ma la Polonia sfrutta la prima palla gol per passare in vantaggio. Quarantesimo minuto, Cash pesca Lewandoski sulla corsa, Al Owais anticipa il centravanti, che però riesce a servire l’accorrente Zielinski. L’assist è perfetto e il centrocampista del Napoli spara dritto sotto la traversa.
Due minuti dopo il VAR richiama l’arbitro per un presunto contatto fra Al Shehri e Bielik. Il rigore concesso è semplicemente inventato, ma gli Dei del Calcio decidono diversamente. Szczesny prima para il rigore a Al dawsari poi è spettacolare sulla respinta di Al Buryak.
Il secondo tempo è una girandola di emozioni. Due pali per la Polonia, Milik e Lewandoski; un altro miracolo di Szczney e un gol divorato da Kanno per l’Arabia, tutto in neanche dieci minuti. Ma il gol è nell’aria e, alla fine, all’83 arriva la massima gioia per Robert. Al Malki sbaglia un controllo davanti alla propria area. Lewa ringrazia e raddoppia.
Il centravanti polacco avrebbe anche la possibilità di raddoppiare, ma si lascia ingolosire da un inutile pallonetto e il portiere arabo para.
Con questa vittoria la Polonia mette nelle sue mani la qualificazione, indipendentemente dal risultato di Argentino Messico.