Napoli, colpo grosso a Bergamo


Napoli, colpo grosso a Bergamo

Napoli, gli azzurri di Luciano Spalletti, rifilano tre goal alla Dea di Gasperini e portano a casa un importante successo per la corsa scudetto: di G. Piccirillo

Nella giornata della sfida tra Juventus e Inter, la gara altrettanto importante di Bergamo non delude le attese perché le squadre la affrontano con grande determinazione. Spalletti preferisce sopperire alle assenze importanti con Zanoli in difesa, Zielinski a centrocampo e il tridente quasi tutto italiano Mertens, Politano e Insigne e i fatti li danno ragione, anche se la giocata del rigore sul folletto belga, diventato da poco papà di Ciro Romeo, viene nel periodo migliore dell’Atalanta, fermata da una buona parata di Ospina su colpo di testa di Malinowski e dall’imprecisione di Freuler e Muriel. Il capitano del Napoli, al centro di tante polemiche dopo la prestazione deludente nella sfida play off contro la Macedonia, non solo realizza il rigore, ma poco dopo ha l’intuizione giusta, per fornire sul suo piazzato l’assist delizioso per Politano, che realizza splendidamente il raddoppio. Da segnalare anche la bella prestazione di Mario Rui, che tenta ancora di segnare impegnando Musso, ma soprattutto riesce a salvare il gol dell’Atalanta, intervenendo con efficacia in un paio di circostanze.

Nel finale del tempo prima Koulibaly spreca l’occasione del terzo gol, facendosi parare il tiro da Musso e poi l’Atalanta manca la deviazione vincente su un angolo piuttosto pericoloso. Insomma è stato un bel primo tempo con tante emozioni e ben giocato da entrambe le squadre, ma con grande attenzione soprattutto da parte del Napoli. Nella ripresa Gasperini toglie l’ucraino Malinowski e inserisce il russo Miranchuk e anche Hateboer per Boga, calciatore seguito in passato dal Napoli e la squadra di casa prova ad attaccare per riaprire la gara, ma la difesa della squadra di Spalletti regge bene, soprattutto per la bella prestazione del comandante Koulibaly, reduce dallo spareggio vittorioso per il Mondiali contro l’Egitto, battuto nuovamente ai rigori dopo la finale della Coppa d’Africa. Proprio l’ex Sassuolo Boga ha le occasioni migliori, la prima di testa e la seconda di piede, dopo buone azioni di Freuler e Miranchuk e l’Atalanta prova pure a procurarsi un rigore, fino a trovare il gol con De Roon, che costringe Spalletti a correre ai ripari, inserendo Elmas per Politano. Insomma la gara rimane combattuta e incerta anche nella ripresa con il Napoli, che ogni tanto riparte con i piccoletti Insigne e Mertens, una coppia affiatata e ancora affidabile, nonostante l’età ormai calcisticamente avanzata per entrambi.

In effetti stiamo parlando di due, tra i tre marcatori più prolifici della storia del Napoli, che hanno tecnica e arguzia, anche se hanno perso la brillantezza della condizione atletica. Nell’ultimo quarto di gara Spalletti inserisce Lozano e Ruiz, che oggi compie gli anni, proprio per il frattese Insigne e Lobotka e l’Atalanta continua a spingere per trovare il pareggio, soprattutto con il russo Miranchuk e Boga, che continua ad essere pericoloso e impegna severamente Ospina. Ci è voluto il terzo gol di Elmas, su buona azione di ripartenza di Lozano, per chiudere una gara difficile, che però il Napoli ha saputo affrontare con la giusta concentrazione in difesa e la necessaria efficacia in fase offensiva, costringendo Gasperini ad inserire anche Zapata nel finale dopo tanti mesi di assenza. L’unica nota stonata della bella e importante vittoria del Napoli, che nel recupero Lozano avrebbe potuto rendere ancora più larga, è l’ammonizione del diffidato Anguissa, che salterà la prossima sfida con la Fiorentina, mentre l’ingresso di Malcuit per il neo papà Mertens serve solo a incrementare le presenze del francese, al quale Spalletti ha preferito il giovane Zanoli per sostituire l’infortunato Di Lorenzo. Insomma questa volta il tecnico toscano ha saputo preparare la gara molto bene, nonostante gli impegni dei nazionali, e ha saputo fare scelte sagge sia nella formazione iniziale, che nei cambi, rimanendo in piena corsa per il titolo, indipendentemente dai risultati delle altre tre avversarie.

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