Napoli la squadra di Spalletti vince anche a Torino. Di Gianfranco Piccirillo. Una goleada che conferma ancora una volta lo stato di grazia degli azzurri che a casa Juric piazzano un poker. Oramai il Napoli è una dolce conferma, una squadra che vince, diverte e si diverte. Semplicemente uno spettacolo meraviglioso.
Se qualcuno avesse pensato che la marcia trionfale del Napoli si potesse fermare a Torino, magari anche in seguito alle distrazioni del sorteggio di Champions League, è rimasto completamente deluso. Nella squadra di Spalletti, che nella formazione iniziale dopo la gara europea infrasettimanale ha voluto inserire solo Olivera e Lozano, nel primo tempo contro il Torino di Juric in serie positiva, i soliti Osimhen e Kvaratskhelia trascinano i partenopei a chiudere presto il discorso e Ndombele mette la firma sul poker finale, realizzando il suo primo gol ufficiale con il Napoli dopo quello realizzato allo Stabia in amichevole. Spalletti può continuare ad essere soddisfatto in uno stadio Grande Torino, che per la fine della squalifica dei tifosi del Napoli, si presenta a fortissime tinte azzurre, mentre Juric è costretto a subire la sua sconfitta più pesante da quando guida i granata. Il tecnico del Torino esclude Ilic e Buongiorno e fa giocare Ricci e Linetty a centrocampo, mentre Rodriguez lo inserisce nel terzetto difensivo, lasciando spazio a Vojvoda sulla corsia bassa mancina. Gravillon vince il ballottaggio con Djidji, il tridente offensivo è composto da Vlasic e Radonjic, che sostengono la punta centrale Sanabria, marcatore molto prolifico in questo campionato. Il Napoli parte fortissimo, mettendo in condizione la squadra granata di sbagliare persino una rimessa laterale e dopo il tiro del Chucky Lozano, ribattuto in angolo, dalla bandierina Zielinski trova la testa di Osimhen, che ripete il gesto visto contro i tedeschi in Champions e porta in vantaggio meritatamente la sua squadra, confermando il suo straordinario periodo di forma. La rete subita scuote la formazione di Juric, costringendo Meret a parate e pure a un errore sul tiro di Ricci da fuori, ma Sanabria sul rimpallo colpisce il palo.
Il Torino continua ad attaccare con Vlasic e Vojvoda, ma non riesce a trovare il pareggio, e commettendo dopo la mezzora un’altra grave disattenzione in difesa con Linetty, che commette fallo su Kvaratskhelia in piena area di rigore e lo stesso georgiano realizza il raddoppio dal dischetto, riscattando l’errore commesso a Francoforte.
Spalletti nella ripresa non effettua subito i cambi e chiede alla sua squadra di attaccare ancora perché vuole chiudere la pratica e il Napoli mostra lo stesso ottimo approccio del primo tempo. Il terzo gol del Napoli è l’emblema del gioco spettacolare della squadra del tecnico toscano, perché c’è un altro splendido tacco di Kvaratskhelia per il nazionale uruguaiano Olivera, che crossa sul secondo palo ancora per la testa di Osimhen, che realizza un’altra bellissima doppietta. Juric inserisce Djidji, Ilic e Buongiorno, ma incidono maggiormente i cambi di Spalletti che fa respirare Lozano e soprattutto Zielinsky, inserendo Elmas e Ndombele, che praticamente al primo pallone toccato dal suo ingresso in campo, deposita in rete l’assist del capocannoniere Osimhen. Spalletti, in uno stadio diviso a metà per il tifo, ma unito dagli applausi al nigeriano, concede più minuti del solito al Cholito Simeone e soprattutto la standing ovation ad Osimhen. Nella parte finale della gara non ci sono più emozioni e occasioni importanti e il Napoli può concedersi il meritato riposo per la sosta della nazionale, preparandosi alla prima delle tre storiche sfide con il Milan in condizioni di assoluta serenità e convinzione dei propri mezzi, con un grande vantaggio di punti in campionato, che peraltro continua ad aumentare vertiginosamente.