Napoli ultimo racconto del 2023 di Gianfranco Piccirillo
Nell’ultima gara dell’anno Mazzarri prova a invertire una tendenza finora deludente e negativa, cambiando parzialmente il modulo anche per le assenze di Osimhen e Politano con l’inserimento di Zerbin tra centrocampo e fase offensiva. La partita nel primo tempo è piuttosto brutta e noiosa anche perché si tira pochissimo in porta e pure il Monza del napoletano di Mugnano Palladino non brilla in fase offensiva, limitandosi a controllare il Napoli, che da par sua esprime un Anguissa in grande forma, evidentemente già pronto alla coppa d’Africa, nella quale punta a vincere con il suo Camerun. Anguissa dopo aver provato da fuori a sorprendere il bravo Di Gregorio, lo impegna severamente nella situazione più favorevole alla squadra di Mazzarri in un finale di una prima frazione, nella quale solo nel recupero c’è uno squillo di Kvaratskheila, che si libera bene al tiro e sfiora al palo alla sinistra di Di Gregorio. Il Monza si fa vedere solo con un tiro deviato, ma Meret, inoperoso per tutto il primo tempo, diventa protagonista nella ripresa, anche se la prima parata è piuttosto facile all’inizio della stessa su Carboni, mentre è più difficile sicuramente l’intervento di Di Gregorio su Kvaratskheila, che però ancora una volta non riesce a segnare da solo davanti al portiere. Il georgiano è un ottimo dribblatore, ma deve ancora migliorare in fase realizzativa per diventare un vero top player, mentre Palladino dimostra la sua abilità, soprattutto nella fase della gestione delle energie e dei cambi opportuni. La gara cambia infatti volto e diventa finalmente appassionante soprattutto per merito del Monza, che specialmente con l’innesto in attacco di Colpani prende ad essere più brioso, conquistando pure il rigore per un fallo di mano in area, che avrebbe potuto dare il vantaggio decisivo, ma Pessina fa la stessa fine del compagno di nazionale Jorginho, non riuscendo a segnare. Bisogna dare però anche i giusti meriti a Meret, che come Thiam dello Stabia, è molto bravo a parare i tiri dal dischetto e lo dimostra bloccando addirittura la conclusione di Pessina.
Mazzarri si arrabbia per un’occasione fallita da Zerbin e decide di sostituirlo con Lindstrom assieme a Zielinski, per l’inserimento invece di Gaetano, mentre poco dopo è costretto a togliere dal campo proprio il protagonista Meret per un infortunio muscolare, inserendo il terzo portiere Contini per l’indisponibilità di Gollini. Il finale vede entrambe le squadre molto fallose che faticano a contenere i nervi, rimediando diversi cartellini gialli in una gara, che perde le caratteristiche di ordine tattico, aprendosi a tutte le possibilità di risultato. Se vanno condannati i duri falli che è costretto a subire Kvaratskheila, non aiutano nemmeno gli atteggiamenti dello stesso giorgiano, che con una reazione scomposta rischia l’espulsione e addirittura dell’allenatore Mazzarri, che interviene fuori dall’area tecnica a sedare una possibile rissa, rimediando l’inevitabile cartellino rosso.Con l’ingresso di Simeone al posto di Lobotka è frutto di una sua decisione comunicata al secondo allenatore Frustalupi.
Nel lungo recupero succede di tutto come in una partita di serie inferiore con l’espulsione pure dell’allenatore Palladino e di un altro componente della panchina del Monza, con un’azione simile a quella di Kvaratskheila, fallita nello stesso infausto modo da Gaetano, prendendo comunque atto ancora una volta della bravura del portiere Di Gregorio e non dimenticando, che anche il Monza ha sprecato in malo modo un paio di ripartenze, che potevano essere letali. Insomma questo pareggio è un brodino, utile solo a Mazzarri, che riesce ad evitare l’esonero e a prolungare la sua permanenza sulla panchina del Napoli, un fatto che rende più qualificato il suo curriculum, ma certamente non può gratificare i tanti tifosi del Napoli, che hanno riempito lo stadio San Paolo Maradona e che si aspettano ben altro dalla squadra campione d’Italia.
Permettetemi di fare gli auguri di uno splendido 2024 a tutti voi che leggete i miei commenti sul Napoli e alla squadra di poter tornare presto a risultati e comportamenti più adatti al suo prestigio e blasone, e per questo sarà inevitabile innanzitutto adottare una campagna di rafforzamento della rosa nel mercato di riparazione di gennaio, ma anche in un prossimo futuro riformulare la stessa guida tecnica.