Il Napoli non fa sconti: 3-0 all’Empoli in Serie A il racconto di Gianfranco Piccirillo
Le due squadre lottano per i rispettivi obiettivi con le difficoltà dovute alle assenze, ma è solo il Napoli ad interpretare la gara con lo spirito giusto in entrambi i tempi. Conte decide di sostituire gli squalificati Di Lorenzo e Anguissa con Mazzocchi e Gilmour e l’infortunato Buongiorno con il più affidabile Jesus, mentre D’Aversa schiera il campione stabiese Sebastiano Esposito come falso nueve, chiamandolo persino al sacrificio della marcatura a uomo su Lukaku in occasione dei calci piazzati.
Il Napoli non entusiasma ma gioca bene con il doppio regista, chiamando spesso il portiere colombiano Vasquez ad intervenire, dopo però l’errore sul primo gol partenopeo, perché il tiro di Mc Tominay non è apparso certamente imparabile. Il riscatto arriva sulle conclusioni di Politano e Neres, con parate non semplici, ma ancora più difficile appare l’intervento di Meret sull’azione più spettacolare della partita, un tiro al volo dello stabiese Esposito, che da solo vale il prezzo del biglietto di uno stadio San Paolo Maradona ancora una volta completamente esaurito. Il Napoli continua a fare la partita anche nella ripresa, sfiorando il raddoppio con un colpo di testa di Olivera e un paio di contropiedi, orchestrati da Gilmour, che serve anche l’assist del secondo gol a Lukaku, che non sbaglia davanti a Vasquez. A questo punto D’Aversa inserisce l’attaccante Colombo per provare a recuperare, ma non cambia l’atteggiamento tattico di una gara, nella quale l’Empoli continua a farsi schiacciare da un Napoli ordinato e tonico, che riesce a segnare facilmente ancora con Mc Tominay di testa, su assist di Lukaku, confermando le sue qualità di trascinatore. Insomma la vittoria del Napoli è molto più facile di quella dell’andata, nella quale riuscì a prevalere con molte difficoltà e un pizzico di fortuna e così l’ultima mezzora diventa pura accademia se non fosse per qualche giocata di Cacace ed Esposito, che provano almeno a realizzare il gol della bandiera.
Il migliore in campo è Mc Tominay, che si esalta con la regia del suo connazionale Gilmour e le sponde di Lukaku, provando addirittura a realizzare la tripletta per portarsi il pallone a casa, vanificata solo da un clamoroso palo. Conte in questa situazione può fare entrare il giovane difensore Rafa Marin al posto dell’infortunato Jesus, senza preoccuparsi eccessivamente di giocare con una difesa completamente inedita e il pubblico può addirittura applaudire in modo fragoroso Mazzocchi quando esce per Spinazzola, tornato disponibile dopo l’ultimo infortunio. Il forte vento e la pioggia di questo strano lunedì, che da inizio alla settimana santa, hanno avuto il solo effetto di fare andare a casa qualche tifoso in anticipo sulla fine di una partita, che ha avuto un pochino di storia solo nel primo tempo, perdendosi in questo caso gli inserimenti di Billing, Ngonge e Raspadori per Gilmour, Politano e Lukaku negli ultimi minuti. Insomma la pratica Empoli si esaurisce facilmente per il Napoli, che evita di affondare ulteriormente, accontentandosi del tre a zero, con una parata comunque di Vasquez e un colpo di testa dell’ex Grassi nel recupero, che avrebbe potuto rendere meno amara la sconfitta dei toscani, alle prese con le difficoltà della zona retrocessione, nella quale è stato raggiunto dal Venezia e risulta ancora dietro il Parma e il Lecce.
L’unica squadra che sta peggio dell’Empoli è proprio il prossimo avversario del Napoli, il Monza di berlusconiana memoria, ad un passo ormai dalla matematica retrocessione in serie B, che sabato Santo potrebbe consentire il momentaneo aggancio alla capolista, in attesa della grande sfida tra Bologna e Inter, nella Domenica di Pasqua.