Napoli, Eurosorriso, il punto post gara


Napoli, Eurosorriso, il punto post gara

Napoli vince anche il Europa League e la squadra di Spalletti è pronta a salire sul ring contro la Roma per la prossima fermata di campionato:

Il Napoli domina in lungo e in largo contro la squadra prima in classifica nel suo girone di Europa League, ma trova la via della rete solo nella ripresa. Spalletti attua un turn over intelligente schierando Meret, Manolas, Jesus, Demme, Elmas, Mertens e Lozano, che non fanno rimpiangere i titolari, ma gli attaccanti sono troppo leziosi sotto porta e pur tirando diverse volte non riescono a buttarla dentro. È evidente che si sente la mancanza dì Osimhen in fase offensiva e la squadra, tranne l’intensità di Anguissa è la stessa della scorsa stagione con pregi e difetti, ma quello che colpisce maggiormente del neo acquisto camerunense non è tanto e solo la sua forza atletica, ma anche la sua intelligenza tattica. Anguissa è sempre posizionato bene e raramente sbaglia un passaggio e insieme a Demme forma una coppia di centrocampisti molto solida. Poi finalmente il folletto belga è tornato ad incantare con i suoi colpi ad effetto, che davvero di un soffio sfiorano la porta difesa dal bravo Miszta, giovanissimo pipelet polacco, insieme a quelli del capitano di Frattamaggiore, che in questa gara riscatta tutti gli errori delle gare precedenti, compresi quelli dal dischetto.

Il Napoli manca la rete un paio di volte anche con Lozano e colleziona la bellezza di undici d’angolo, con un Legia completamente arroccato in difesa e crea almeno quattro nitide palle goal. La difesa napoletana inedita con Jesus, al posto dello squalificato Rui, assieme a Koulibaly, Manolas e Di Lorenzo praticamente è inoperosa, manca solo il gol e la presenza di un pubblico più numeroso rispetto ai circa diecimila di stasera, davvero un numero non consono alla tradizione di notevole partecipazione allo stadio. Nella ripresa, se gli addetti ai varchi impediscono che entrino molti altri tifosi gratuitamente, Spalletti inserisce Osimhen e Ruiz per Lozano e Anguissa e il Napoli brilla ulteriormente per la rapidità dell’attaccante nigeriano che libera gli spazi anche per i suoi compagni, oltre a ripartire pericolosamente in fase d’attacco. Per trovare la rete, bisogna però aspettare l’infortunio muscolare di Manolas, che favorisce l’ingresso in campo pure di Politano.

Infatti l’ex esterno alto di Sassuolo ed Inter libera per una fantastica conclusione al volo Lorenzinho, che si libera di tutti i fantasmi e le critiche dell’ultimo periodo, realizzando una delle reti più belle con la maglia del Napoli e meritandosi ampiamente la standing ovation, che Spalletti li concede, sostituendolo prima della fine con Rrhamani. Il capitano ritorna a segnare su azione nelle coppe dalla gara del 2018 contro il PSG, ma avrebbe potuto fare anche doppietta, se Miszta non avesse compiuto una grande parata sul precedente tiro a giro. Il calcio però è strano perché il Legia riesce a rendersi pericoloso prima della perla di Insigne, nell’unica occasione offensiva, cogliendo il palo alla sinistra di Meret, mentre Petagna, entrato nel finale al posto di Mertens, manca due volte il gol da posizione molto favorevole. Ma a fare luccicare ulteriormente gli occhi di gioia ai tifosi del Napoli, ci pensa ancora una volta Osimhen, che prima supera il portiere con un pallonetto e poi realizza il raddoppio con un tiro, che sorprende il portiere polacco sul suo palo. Il pallonetto, vincente anche per il tocco decisivo di Miszta, viene purtroppo annullato dal var per fuorigioco, mentre il secondo gol del nigeriano è convalidato, così come il terzo, che è splendidamente realizzato da Politano nel recupero, con un tiro di rara efficacia e potenza dalla distanza. Insomma la squadra di Spalletti, che ha cambiato diversi uomini e moduli durante la gara, non calando mai di intensità ed efficacia nelle giocate offensive e anche nelle chiusure difensive con un superbo Koulibaly, dimostra ancora una volta di fare sul serio in questa stagione a cercare il massimo in ogni competizione. Il Napoli considera l’Europa League una manifestazione importante e non ci specula per concentrarsi esclusivamente sul campionato, dove domenica pomeriggio affronterà la Roma di Mourinho. La squadra capitolina invece si è affidata alle riserve nella terza gara di Conference League, subendo una valanga di reti in Norvegia, ma con lo scopo di fare riposare i titolari, in attesa della grande sfida, che una volta veniva definita il derby del sole o anche del sud.

Di G.Piccirillo

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