#VeronaNapoli2a5 Nella prima giornata del campionato del Mondiale in Qatar il Napoli di Spalletti, rivoluzionato da arrivi e soprattutto tante partenze, mostra aspetti piuttosto positivi, soprattutto in attacco. Dopo un inizio buono con diverse occasioni fallite dal trio offensivo composto da Kvaratskhelia, Osimhen e Lozano, che si muovono bene su tutto il fronte, Lasagna trova il vantaggio per la squadra scaligera sugli sviluppi di un angolo, procurato da una grande parata di Meret, considerato ancora sul piede di partenza. Il Napoli non si perde d’animo e grazie alle giocate del giorgiano, giovane acquisto del bravo Giuntoli abituato dai tempi del Carpi a fare le nozze coi fichi secchi, prima trova i palo di Anguissa, il pareggio e poi anche il raddoppio proprio con Kvaratskhelia e Osimhen, che non sbaglia davanti a Montipo’ come nei primi minuti. A proposito del portiere del Verona non si può non ricordare che questa gara si gioca a poca distanza dalla morte di Garella, che ha onorato alla grande entrambe le squadre e che giustamente è riuscito a ricevere il tributo contemporaneo delle due tifoserie rivali. Nella ripresa dopo un’altra grave disattenzione difensiva partenopea il Verona trova il gol del pari con Henry, sempre di testa. Ma al di là di qualche errore di Rui e dell’esordiente coreano Kim Minjae, dimostrano affidabilità Rrhamani e di Di Lorenzo nella nuova veste di capitano, ma soprattutto deliziano le giocate di Kvaratskhelia e Lobotka che propiziano due reti addirittura prima della metà del secondo tempo. La terza è di Zielinsky su delizioso cioccolatino del giorgiano, nettamente il migliore in campo, mentre la quarta è proprio del centrocampista slovacco, che chiede con uno splendido tocco di biliardo un’azione personale. Dopo i cambi del Verona cominciati dal tecnico Cioffi arrivano anche quelli del Napoli con Elmas al posto del bravo Kvaratskhelia e poi Politano e Zerbini per Zielinsky e Lozano, convincente pure lui nel brillante reparto offensivo della squadra di Spalletti, che può sperare di trovare non solo Simeone, ma forse anche Navas e Raspadori negli ultimi giorni del mercato, chiudendo una lunga fase di difficoltà della società nel rapporto con i tifosi, per le partenze di calciatori del calibro di Ospina, Koulibaly. Insigne, Mertens e quasi sicuramente anche di Ruiz. Prima delle uscite di Rui e Osimhen per Oliveira e Ounas, Politano riesce a sfiorare e a segnare la quinta rete, dimostrando tutte le difficoltà del Verona, che già in coppa Italia aveva preso quattro gol dalla seconda squadra di Delaurentiis. Anche se la sesta marcatura di Ounas viene annullata dal var per fallo sul portiere, la goleada del Napoli al Bentegodi potrebbe favorire l’arrivo di Mazzarri sulla panchina degli scaligeri perché i tifosi veneti non possono sopportare di vedere subire dalla propria squadra tantissime reti in pochi giorni, peraltro nel loro stadio. Per quanto riguarda il Napoli c’è da considerare appunto lo stato di forma negativo del Verona prima di esaltarsi troppo per la manita nell’esordio strano di ferragosto, anche perché vanno registrati i meccanismi difensivi che hanno favorito le due reti scaligere a cominciare dalla prossima gara contro il Monza di Berlusconi.