Il Napoli riesce a centare la missione e vola agli ottavi di finale di Champions League. Di Gianfranco Piccirillo
Nella partita più delicata di questo suo ritorno al Napoli Mazzarri ritrova se stesso, in un pacchetto che comprende fortuna, solidità difensiva e veloci ripartenze. Il tecnico tanto caro ad Ulivieri non cambia la formazione, ma l’atteggiamento difensivo, con un Natan capace di essere efficace nelle chiusure di testa e di piede e anche intraprendente contro un Braga, in forma nel suo campionato ma debole in Europa, che dopo il clamoroso errore di Bruma in fase offensiva, subisce l’autogol di Serdar su buono spunto di Politano, a sua volta servito da capitan Di Lorenzo.
La squadra portoghese di Jorge fa la partita nel primo tempo, ma il catenaccio di Mazzarri regge bene e trova due spunti importanti nelle ripartenze, il primo concluso da Zielinski con la parata di Matheus e il secondo con la girata in porta del pallone d’oro africano Osimhen su bellissima azione di Natan, autore di una prestazione davvero convincente. I portoghesi attaccano e mettono in difficoltà Meret in un paio di circostanze, ma la serata inizia e finisce bene per il Napoli, che ottiene non solo la qualificazione, ma anche un successo rigenerante. Mazzarri nella ripresa attende tanto prima di effettuare i primi cambi, nonostante il risultato acquisito e la stanchezza per il viaggio di Osimhen dal Marocco per ritirare il pallone d’oro, e inserisce prima Cajuste e Elmas per Zielinski e Politano, che ha impegnato severamente Matheus, più di quanto gli attaccanti portoghesi non abbiano fatto con Meret, nonostante l’ingresso di Ruiz, altra punta centrale. Anguissa manca clamorosamente la terza rete e lo stesso Osimhen non riesce a ribadire in rete sulla ribattuta di Matheus, mentre Jorge inserisce il libico Musrati al posto di Zalazar, inducendo finalmente Mazzarri ad inserire Raspadori per Osimhen e persino Gaetano al posto di Lobotka, nel tentativo di ritrovare freschezza per punire ancora i portoghesi in contropiede. L’ultimo cambio non è una scelta tecnica, ma è dovuto all’infortunio di Jesus, che costringe Mazzarri ad inserire Ostigard. Kvaratskheila rimane in campo per ritrovare quel gol che manca ormai da tanto tempo, soprattutto in Champions, ma il nazionale georgiano continua a sbagliare troppo nelle conclusioni a rete. Questi errori del Napoli in fase offensiva dimostrano che non tutti i problemi sono stati risolti, ma stasera era fondamentale vincere e passare i gironi della Champions, proprio nell’ultima stagione, prima della riforma della struttura nella fase iniziale della massima competizione continentale e anche inseguire la rimonta per disputare i primi mondiali per club nella storia del calcio.
Il Braga tutto sommato avrebbe meritato di segnare un gol come dimostra il palo colpito nel finale da Horta e un’altra occasione clamorosa sprecata, ma anche il Napoli va vicino alla terza segnatura, per cui tutto sommato mi sento di assegnare un voto positivo alla squadra e di rivolgere i complimenti a Mazzarri, anche se il merito della qualificazione è in gran parte di Garcia per le due vittorie ottenute in trasferta in un girone, peraltro non particolarmente difficile. Saranno sicuramente più complessi i prossimi impegni del Napoli in campionato contro il Cagliari di Ranieri e in coppa Italia con il Frosinone di Di Francesco, entrambi ancora nello stadio San Paolo Maradona, che finalmente torna ad essere protagonista di una vittoria a interna, che mancava dalla gara di settembre contro l’Udinese.