Napoli scaccomatto alla finalista


Napoli batte i nerazzurri il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo

NapoliInter3a1 Era stata una settimana trionfale per l’Inter di Simone Inzaghi, che ha raggiunto la finale di Champions e di schermaglie dialettiche tra Delaurentiis e Spalletti, il cui futuro è diventato misterioso come quello di Giuntoli, corteggiato dalla Juventus, ma non ancora liberato contrattualmente dal presidente.Inzaghi attua il turn over in vista delle finali di Instabul e soprattutto di quella più vicina di Roma con la Fiorentina, mentre Spalletti sceglie tutti i migliori disponibili per vendicare la sconfitta dell’andata e cercare di battere l’unica formazione mancante nel campionato stra dominato dal Napoli, peraltro la più forte di tutte, se si considera la rosa ampia e variegata e i risultati lusinghieri raggiunti in Champions e coppa Italia.

Il primo tempo è un monologo azzurro con un impressionante possesso palla, che però produce poche occasioni da rete, anche per la buona impostazione difensiva dei nerazzurri, a cominciare dagli attaccanti Lukaku e Correa.In ogni caso sugli sviluppi dei piazzati Anguissa e Zielinski mettono in mostra un paio di schemi offensivi interessanti e Osimhen di testa su cross di Elmas, impegna il portiere della nazionale olandese Onana, che per il resto come il suo collega Meret non corre grandi pericoli.

Il maresciallo dell’esercito di Tivoli, che arbitra l’incontro, espelle con ritardo il solito irruento Gagliardini, che si rende protagonista di una serie di interventi fallosi a centrocampo, costringendo la sua squadra a giocare cinquanta minuti in inferiorità numerica.Nella ripresa Onana deve subito compiere un’altra parata importante su capitan Di Lorenzo con il Napoli che continua incessantemente ad attaccare, per sbloccare il risultato, ma che dimostra ancora una volta di non avere specialisti nell’esecuzione diretta dei calci di punizione dal limite, abbastanza numerosi per i diversi falli commessi dai nerazzurri soprattutto su Osimhen e Kvaratskhelia.

Inzaghino per proteggere il pareggio, utile comunque a mantenere la zona Champions in classifica, inserisce Acerbi e Brozovic al posto di Bastoni e Barella, che comunque aveva fatto una partita prettamente difensiva.Le ripartenze interiste sono sporadiche, ma l’inserimento di Brozovic favorisce le giocate di Correa e Lukaku, che senza impegnare Meret, tengono comunque in apprensione la difesa partenopea.

A furia di attaccare il Napoli rende la vita sempre più difficile ad Onana, che deve superarsi su Kvaratskhelia e soccombere all’ennesima giocata tra Zielinski e Anguissa, che meritava di segnare per la costanza con la quale ci stava provando e con un controllo da campione e un tiro di rimbalzo sorprende il portiere interista.Spalletti decide di inserire Simeone e Raspadori, suscitando le rimostranze di Osimhen, che vuole vincere anche la classifica dei cannonieri, mentre Elmas salterà la prossima partita di Bologna per squalifica.

L’ultima parte della gara regala altri cambi da una parte e dall’altra con gli ingressi di Dumfries, Di Marco, Jesus e Lautaro Martinez, ma soprattutto le emozioni per le occasioni fallite da Raspadori e Dumfries e il gol annullato al neo nazionale argentino, Giovanni Simeone, per il fuorigioco di Kvaratskhelia.Prima degli ultimi ingressi di Politano e Gaetano per Kvaratskhelia e Zielinsky la confusione determinata dall’uscita per certi versi inspiegabile di Kim Minjae, facilita il pareggio di Lukaku, perché il pupillo di Spalletti, Jesus, si lascia sorprendere colpevolmente dal centravanti della nazionale belga, che sfrutta l’assist di De Marco.

Fortunatamente per il tecnico campione d’Italia, il capitano Giovanni Di Lorenzo decide di tirare da fuori area, una splendida conclusione, che si insacca proprio sotto l’incrocio dei pali, dove il bravo Onana non può arrivare e nel recupero dopo un’altra pericolosa azione dell’Inter arrivano altre due occasioni in ripartenza per il Napoli, che segna il meritato terzo gol con il giovane Gaetano, dopo che Onana ha parato ancora su Politano e Simeone non è riuscito a ribattere in rete.Insomma, vincendo anche contro l’Inter, il Napoli si avvicina al record di punti in massima serie, ma soprattutto compie l’impresa di battere tutte le squadre del campionato, compresa quella che potrebbe diventare campione d’Europa nella finale del 10 giugno ad Instabul.

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