Napoli batte Lecce in trasferta di Gianfranco Piccirillo
Garcia inserisce Olivera, Lindstrom e Simeone nella formazione iniziale, anche per dosare le energie in vista del big match di Champions con il Real Madrid e nel primo tempo i due attaccanti di rincalzo sono protagonisti, anche se il gol del vantaggio lo segna di testa il difensore norvegese Ostigard sugli sviluppi di un calcio piazzato. Il Lecce di D’Aversa comunque non sta a guardare e si rende pericoloso con l’ex brasiliano dello Stabia, Strefezza, e le conclusioni di Krstovic, Pongracic e Almqvist. I portieri italiani Meret e Falcone nonostante i tanti tiri in porta sono impegnati però, rispettivamente solo da Krstovic e Zielinski, mentre Kvaratskheila prova a segnare su punizione nell’ultima azione del primo tempo.
Nella ripresa Garcia fa entrare subito Osimhen che realizza di testa il raddoppio su assist del georgiano, dopo che il Cholito non era riuscito a segnare e si era fatto pure ammonire, ma non per questo possiamo bocciare la prestazione dell’argentino, fatta di impegno e dedizione anche in fase difensiva, come peraltro quella dello stesso Kvaratskheila. Entrano contemporaneamente i nazionali azzurri Raspadori e Politano al posto di Lindstrom e Kvaratskheila e anche D’Aversa prova a cambiare l’inerzia della gara con i cambi. L’ex stabiese Gabriel Strefezza è sempre pungente e riesce pure a segnare dopo le ripetute conclusioni di Nikola Krstovic,, ma l’arbitro Pairetto, figlio d’arte, si accorge del controllo di mano del montenegrino e annulla. La gara rimane interessante e godibile, perché le due squadre continuano a costruire azioni di una certa pericolosità a conferma che la squadra pugliese sta disputando un gagliardo inizio di stagione, che non a caso lo ha portato nella parte alta della classifica, anche se oggi pomeriggio è costretto ad una pesante sconfitta contro una squadra attenta in difesa con i quattro del reparto ed efficace in attacco. Il Napoli infatti è sicuro nell’impostazione difensiva ed è rapido in contropiede, ma prima spreca diverse volte l’ultimo passaggio, utile a definire la terza segnatura, costringendo Falcone ad impegnarsi sulla conclusione di Raspadori e poi dilaga nel finale, mentre il Lecce con i nuovi attaccanti non riesce a essere incisivo. Garcia può permettersi di fare respirare prima Lobotka e poi Zielinski, inserendo Cajuste e Gaetano, anche perché Anguissa è capace di tenere in apprensione da solo tutto il centrocampo salentino con un’altra ottima prestazione dopo quella di mercoledì con l’Udinese.
Il nazionale camerunense riscatta così le prestazioni insufficienti delle prime gare stagionali e si propone come possibile protagonista della grande sfida di martedì sera contro il Real Madrid di Ancelotti, mentre Meret si allena alla sfida con gli attaccanti della squadra spagnola parando facilmente i tiri di Krstovic, non certo irresistibili. La conclusione invece di Gaetano, al termine di un’altra splendida e rapida azione di ripartenza del Napoli è molto più precisa e costringe Falcone a raccogliere il pallone per la terza volta alle sue spalle, e non finisce qui perché il bravo calciatore napoletano dimostra di essere particolarmente in forma, riuscendo pure a conquistare un rigore, che stavolta è chiamato Politano a battere, per completare il poker azzurro. Insomma alla fine la gara è stata molto più facile del previsto e Garcia può, sia recuperare morale e punti in campionato, che arrivare con lo spirito giusto, ad affrontare martedì sera l’impegno di Champions contro il Real dell’ex trainer Ancelotti, uno dei tecnici più apprezzati nel mondo, che però non è riuscito a vincere nulla con Delaurentiis.