1 2 3 Conte c’è – E parte la contrarea

Conte c’è? No, non c’è. Conte arriva o non arriva? Alla fine lo stillicidio è finito. Antonio Conte sarà il nuovo allenatore del Napoli per le prossime tre stagioni, con un contratto che, fra cifra fissa e bonus vari, sarà di otto milioni di euro a stagione. Il tecnico leccese sarà sia l’allenatore più pagato del Napoli che, attualmente, della serie A.

Ufficialmente l’era Conte partirà domani mattina, quando cioè ci sarà la firma ufficiale. E’, nella maggior parte dei tifosi, c’è solo grande entusiasmo per quello che, in fondo, sembra essere l’unico allenatore in grado di risollevare le sorti degli oramai ex Campioni d’Italia da quelle che, di fatto, è la peggior stagione dell’era De Laurentiis.

Record Negativi

Anche la Gazzetta dello Sport da ormai per fatto l’affare. Gira anche la voce di un arrivo all’aeroporto con tanto di foto del neo allenatore con qualche tifoso. In ogni caso, ormai, niente  sembra frapporsi fra Antonio Conte, il Napoli e Aurelio De Laurentiis. Vero che a volte nel calcio tutto è possibile, ma non sembra questo il caso.

E non solo quella. Il Napoli detiene tre record negativi (anche se del secondo c’è quasi da andarne fieri): peggior rendimento assoluto nel campionato a diciotto squadre (campionato 1997-1998 con quattordici punti), unica squadra a superare i 90 punti senza vincere lo scudetto.

E la peggior difesa in assoluto del tricolore. Nessuno chiedeva un quarto scudetto consecutivo al terzo. Ma nessuno si immaginava un disastro del genere, con quaranta punti in meno rispetto alla scorsa stagione con tre allenatori cambianti e tanti malumori. Di Lorenzo e Kvaratskhelia in primis.

Antonio “Canà” Conte…

Tanti problemi da risolvere per Conte. Ma se questi sono ovvi e, in fondo, prevedibili ed anche accettabili, quello che non è accettabile è l’immediata contraerea mediatica nei confronti di Conte. Che appare quasi come l’Oronzo Canà della situazione pronto a “spezzare la noce del capocollo” a tutti.

Si parla già di litigi, urla, offese e ancora deve firmare. Le voci si sono fatte così insistenti che lo stesso Conte ha dovuto, tramite il fratello agente, smentire tutte le notizie di dissidi sul mercato. Arrivando quasi a minacciare di adire alle vie legali se queste voci continueranno.

…anche a Napoli

Ma è a Napoli che le critiche a Conte si sono fatte insistenti. “Conte non arriva alla quinta giornata”, “Prima del Panettone si scorna con ADL” e simili. Perché per molti giornalai e pseudo tifosi ogni allenatore (o giocatore) che arriva nel capoluogo campano è: bollito, finito, scarso o, nella migliore delle ipotesi, sul viale del tramonto.

Conte

Addirittura c’è chi parla di Napoli finito. C’è anche chi parla del Napoli pronti a sballare “Se Conte non raggiunge la Champions”. Come se la stagione 2024/205 fosse già finita. Inoltre il solo arrivo dell’Allenatore ha fatto compiere  al patron del Napoli la prima mossa: rifiutare 110 milioni per Kvaraskthelia.

Commenti di questo tipo arrivarono, da giornalisti come Fedele, anche con Fedele che commentò così il pre partita di Napoli Monza (finita quattro a zero) “Non vorrei essere nei panni di Spalletti, questo Napoli non ha equilibrio”. Il giornalista non ammetterà mai di essersi sbagliato.

Così come quelli della A16 (l’autostrada per bari) che inneggiavano alla cacciata di De Laurentiis perché il pappone pensa solo ai soldi. Arrivando, a scudetto vinto, a dire “Ringraziate noi. E Grazie a noi che il pappone ha fatto gli acquisti “. Nulla di nuovo quindi: A Napoli ci sono i primi nemici del Napoli.

Il Campo unico giudice

Ma Conte è il migliore in questo momento e, come sempre, solo il Campo sarà il giudice giusto. Forse fallirà, forse no. Ma, ad oggi, l’ingaggio di Antonio Conte è da dieci e Lode, senza se e senza ma. E un tifoso vero dovrebbe solo augurarsi il bene della sua squadra, a prescindere da chi arriva sulla panchina.

P.S. Con Manna e Conte c’è stato qualche tifoso che ah parlato di “Juventinizzazione del Napoli”. Come se la fede calcistica dovesse fare la differenza


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