Brescia-Napoli, l’editoriale di StabiAmore, il punto post gara del Presidente dell’Associazione Culturale,Gianfranco Piccirillo:
Brescia- Napoli: Questa gara ha dimostrato che nel calcio contano i calciatori più dei moduli, mentre si conferma l’importanza dell’atteggiamento agonisticamente determinato. Il Brescia di Lopez nel primo tempo ha affrontato il Napoli come la squadra di Gattuso ha fatto contro le prime tre della classifica e come dovrebbe martedì contro il Barcellona di Messi, riuscendo con un pizzico di fortuna a superare indenne i primi minuti e a trovare il vantaggio con Chancellor sfruttando le incertezze della difesa, compreso il portiere. Nella ripresa il var assegna un rigore nettissimo per le nuove regole al Napoli che grazie a Insigne e poi al ritrovato Ruiz rimonta in pochi minuti, trovando pure il terzo gol con Mertens, che però deve rinviare l’appuntamento con la storia dei marcatori partenopei. Infatti il var annulla la magia del folletto che passa dall’euforia del gol alla rabbia per il giallo rimediato proprio nel momento del cambio per Milik.
Così il Napoli che avrebbe potuto dilagare è invece costretto a soffrire fino alla fine con Balotelli che si rende pericoloso in un paio di circostanze e Gattuso non riesce a gestire con la serenità giusta i cambi finali inserendo prima Zielinski per Elmas e poi il reintegrato Allan per l’ottimo Demme, che anche al Rigamonti ha dimostrato di aver cambiato volto al centrocampo del Napoli. Ma come dicevo all’inizio il Napoli ha vinto per la qualità di Fabian Ruiz, che ha segnato un altro gol straordinario più che per il modulo di Gattuso che però ha dimostrato di aver inculcato nei calciatori grinta e disciplina, elementi che latitavano beatamente con Ancelotti. Con questi elementi e la qualità degli elementi migliori il Napoli può giocarsela anche martedì contro il Barcellona per ottenere un risultato che, renda quanto meno ancora interessante, il ritorno del Nou Camp.