Napoli, ancora goal, ancora spettacolo!


Napoli, ancora goal, ancora spettacolo!

Napoli, la squadra di Spalletti rifila ancora una volta una goleada. Sempre l’Ajax si deve inchinare agli azzurri. Il racconto di Gianfranco Piccirillo:

Non è stata una partita facile quella della squadra di Spalletti, che infatti nella formazione iniziale si è limitato ad inserire Jesus al posto dell’infortunato Rrhamani e Lozano per Politano in attacco, temendo la voglia di riscatto degli olandesi dopo la storica batosta dell’andata. Il Napoli sembrava ripetere la facile goleada, regalando giocate spettacolari e due reti già nella prima metà del tempo, ma Meret comunque ha dovuto compiere un grande intervento per evitare il pareggio dopo il primo gol di Lozano di testa su splendido assist di Zielinsky. Difficile scegliere quale sia il gol più bello tra quello di testa del nazionale messicano El Chucky e quello di piede del nazionale italiano Jack Raspadori, che è servito deliziosamente da uno straordinario Kvaratskhelia, assolutamente il migliore in campo per qualità, ma anche determinazione. Anche l’azione della mancata doppietta di Lozano, con un tiro al volo dopo un’altra spettacolare giocata del nazionale georgiano e un paio di conclusioni verso la porta del povero Parveer, è stata bellissima e avrebbe meritato la realizzazione. La squadra olandese però non gioca male, solo che subisce tanto in difesa, per il suo modo offensivo di intendere la gara e quindi rischiando sempre per cercare di attaccare e commettendo una serie di falli da ammonizione a centrocampo. La partita è fallosa, come era prevedibile alla vigilia dopo i fatti dell’andata, ma questa volta l’Ajax trova il gol, come il Napoli ad Amsterdam, ad inizio ripresa con un colpo di testa di Klassen, che Meret intercetta, ma non riesce a respingere oltre la linea di porta. La squadra di Spalletti ha il merito di non scomporsi e dimostra di avere anche un ottimo atteggiamento mentale, evitando di sottovalutare gara ed avversari.

Entrano Osimhen e Ndombele per il bravo Raspadori e l’infortunato Anguissa, e la squadra riprende i suoi equilibri di gioco, riprendendo a costruire manovre importanti fino a conquistare un tiro dal dischetto per un netto fallo di mano, proprio su conclusione dell’ex calciatore del Chelsea. Osimhen cerca di proporsi come rigorista, ma dopo l’errore della gara con il Liverpool è giusto che pure in assenza di Politano, primo tiratore dal dischetto, calci dagli undici metri uno più abile dal punto di vista balistico come Kvaratskhelia, che infatti non smentisce la sua abilità. Nel walzer delle sostituzioni da una parte e dall’altra con gli ingressi sulla sponda partenopea di Politano ed Elmas per Lozano e il giorgiano si vedono tante occasioni da una parte e dall’altra con Osimhen soprattutto che sbaglia piuttosto clamorosamente in un paio di circostanze, come pure Jesus, preferito ad Ostigard, che con la generosa complicità dell’arbitro tedesco, capace comunque di riscattare una carriera che sembrava finita dopo una squalifica in Germania, regala un rigore alla squadra olandese. L’Ajax dunque ha la possibilità di rientrare in partita a differenza del cappotto subito alla Cruijff Arena e Bergwijn, scelto per sostituire lo squalificato Tadic, realizza, ma rimane un’illusione, per la squadra più titolata d’Olanda fare un punto con il Napoli, perché Osimhen ha una grande voglia di fare gol e alla fine ci riesce, approfittando di un retropassaggio un pochino avventato di un difensore olandese e mettendo a frutto soprattutto la sua velocità e determinazione nell’impossessarsi della palla, messa poi in rete praticamente a porta vuota. In un’altra bella e netta vittoria del Napoli le uniche note stonate sono le ammonizioni rimediate nel finale da tre calciatori per comportamenti ingenui ed evitabili, dopo le tante racimolate dagli olandesi invece per i tanti falli commessi in una gara, dove sono usciti nuovamente sconfitti, ma almeno senza perdere la dignità come ad Amsterdam nel punteggio, sul piano del gioco e perfino del comportamento morale nella mancata volontà di scambiarsi le maglie alla fine. Per il Napoli occorre continuare così, vincendo anche contro il Bologna domenica in campionato e poi contro i Rangers di Glasgow in Champions ancora nello stadio amico San Paolo Maradona, che stasera dall’inizio alla fine giustamente era gremito in ogni ordine di posto, in un tripudio di cori e colori.

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