Napoli brutta sconfitta contro la Dea


Napoli che mazzata al Maradona, la squadra di Gasperini vince in maniera netta. Il racconto post gara di Gianfranco Piccirillo

La squadra di Calzona deve rinunciare a Kvaratskhelia, ma i problemi non sono solo in fase offensiva, come dimostra un primo tempo opaco sottolineato anche dai fischi del pubblico, che saranno ancora più abbondanti a fine partita. L’Atalanta di Gasperini invece, seppure priva inizialmente del forte nazionale olandese Teun Koopmeiners, gioca bene e dopo aver preso un palo con Aleksej Mirančuk, segna due gol avallati dal var dopo un consulto veloce, con lo stesso russo e il nazionale italiano Scamacca. Per il Napoli deludono Traore’ e Raspadori, ma non incidono nemmeno Politano e Osimhen, che comunque per due volte avrebbe potuto concludere meglio davanti al bravo portiere orobico Carnesecchi.

Ci sono pure grossi problemi in difesa dove Rrahmani non può giustificare i suoi svarioni con delle presunte irregolarità e lo stesso Jesus, ancora scosso dalla vicenda degli insulti di Acerbi, non appare irreprensibile, così come pure Di Lorenzo e Mario Rui, preferito ad Olivera, per dare maggiore incisività ad una corsia sinistra, sofferente per l’assenza del nazionale georgiano, infortunato ma felice per la qualificazione agli europei. Gli innesti di Zielinski e Ngonge proprio per Traore’ e Raspadori, migliorano le giocate offensive nella ripresa e addirittura il Napoli colpisce due legni nella stessa occasione prima con Zielinski e poi con Osimhen, ma bisogna segnalare soprattutto la straordinaria parata di Carnesecchi sulla deviazione del nigeriano, che più del palo salva l’Atalanta dal gol, che avrebbe potuto dare una svolta alla gara. Gasperini è bravo a registrare la squadra davanti al nuovo atteggiamento del Napoli e con merito e un pizzico di fortuna, recupera quello che aveva perso nel confronto diretto del girone d’andata. Ai cambi dei bergamaschi con Lookman e il redivivo Koopmeiners in campo, Calzona risponde con l’ingresso di Lindstrom al posto di Politano, apparso anche lui piuttosto appannato, ma il nazionale Scalvini, inseguito dal Napoli al mercato estivo, appare un muro invalicabile, fin quando rimane in campo, perché poi è costretto ad uscire per infortunio. Neppure l’ingresso di Simeone al posto di Anguissa consente alla squadra partenopea di segnare e anzi Meret deve intervenire piuttosto seriamente in un paio di circostanze soprattutto su Lookman compagno di reparto di Osimhen nella nazionale nigeriana. Carnesecchi comunque è ancora bravissimo a chiudere lo specchio in altre due occasioni al centravanti del Napoli, che ha trovato oggi nel portiere orobico un avversario insuperabile.

Oltre i suoi interventi decisivi lla squadra di Gasperini riesce ad avere la meglio, anche per la forza di Koopmeiners, che realizza il terzo gol con un tiro al fulmicotone e si conferma saldamente in zona Champions, soprattutto se anche il quinto posto sarà utile per raggiungere l’Europa che conta. Sarà una Pasqua festosa per l’Atalanta, molto meno per il Napoli, ma voglio rivolgere gli auguri di una Santa e Serena domenica di Resurrezione a tutti i miei lettori dei miei commenti, invitandoli a seguire anche quelli che riguardano lo Stabia, grande protagonista nel campionato di serie C e vicina ad un’altra storica promozione.


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