Napoli: La caduta in Europa League


Napoli: La caduta in Europa League

Napoli: Gli Azzurri di Spalletti cadono al “Maradona”. Il racconto post gara –Leggi anche euro racconto

Napoli: La squadra di Spalletti attua un mini turn over in Europa League con la presenza di Petagna al centro dell’attacco, Meret in porta, Manolas in difesa e Elmas a centrocampo contro lo Spartak Mosca che torna a Napoli tre decenni dopo aver eliminato Maradona e compagni dalla coppa dei Campioni ai calci di rigore dopo due 0-0. Il tecnico Vitoria propone un 3-5-2. Davanti al portiere Maksimenko ci sono Caufriez, Gigot e il capitano Dzhikiya, l’ex Inter Moses e Ayrton sono i due quinti, con Litinov, Bakaev e Umyarov a completare la mediana. Ponce, ex Roma e l’olandese Promes sono i due terminali offensivi. La partenza degli azzurri, che dopo appena 12 secondi con il gol probabilmente più veloce della storia dell’Europa League, passano in vantaggio con Elmas lascia sperare in una gara in discesa.

C’è stato il pasticcio del portiere Maksimenko che non trattiene sul cross di Insigne, il numero sette azzurro è bravo a non centrare gli avversari a protezione della porta e a ribadire in rete. Il vantaggio galvanizza il Napoli che confeziona una splendida azione con il tridente offensivo: traversone di Insigne, sponda di Politano e tiro di Petagna che fa balzare in piedi i tifosi sugli spalti, dove però sono ancora assenti i gruppi organizzati delle curve. La partita degli azzurri si complica alla mezz’ora quando Mario Rui interviene con la gamba alta su un avversario, l’arbitro Kruzliak prima estrae il giallo, poi viene richiamato dal Var a rivedere l’episodio e cambia la decisione con l’espulsione del portoghese, che è destinato sempre a fare discutere. Il var, che in situazioni simili dei calciatori russi stranamente non interviene, costringe il Napoli a giocare un’ora in inferiorità numerica come al debutto in campionato contro il Venezia. Ma lo Spartak si rivelerà un osso ben più duro dei lagunari, anche se nonostante l’uomo in meno Zielinski spreca clamorosamente l’occasione per il raddoppio, con un tiro alto in piena area di rigore. L’espulsione di Mario Rui costringe Spalletti, che non ha alternative come esterno basso sinistro in panchina, a mettere fuori capitan Insigne per Malcuit, spostando Di Lorenzo sulla corsia di Rui. Nei cinque minuti di recupero succede davvero di tutto: Kruzliak assegna un rigore ai russi per un contatto in area tra Politano e Promes, ma il var lo richiama al monitor mentre intanto scoppia un parapiglia tra i calciatori in campo, e lo arbitro è costretto ancora a cambiare la sua decisione.

La ripresa si apre con Osimhen e Anguissa in campo per i deludenti Petagna e Zielinski. Lo Spartak gioca con grande determinazione e voglia di fare un risultato positivo, attaccando a testa bassa, soprattutto sulla corsia destra dove imperversa Moses, che supera facilmente Politano per Promes che mette in porta la palla del pari. L’ex cursore dell’Inter semina il panico sulla destra, fino al gol di Manolas, annullato per fuorigioco. A un quarto d’ora dalla fine Spalletti richiama in panchina uno stanchissimo Politano e getta nella mischia Lozano, che sembra dare nuova verve agli azzurri. Ma proprio quando il Napoli sembra trovare i rimedi tattici agli avversari, spostando nuovamente De Lorenzo a destra arriva il gol di Ignatov, che raccoglie un passaggio al limite dell’aria e di piatto trafigge un Meret apparso non irreprensibile. Subito dopo si torna in parità numerica per l’espulsione di Caufriez, che, colpisce Osimhen, ma all’89’ ancora Promes realizza il gol del ko a porta sguarnita. Nel lungo recupero Osimhen accorcia le distanze, ma i russi tutto sommato con merito costringono il Napoli alla prima sconfitta in gare ufficiali, anche se c’è stato un buon contributo dalla squadra arbitrale. Lo stesso Spalletti questa volta non ha convinto nella formazione iniziale e neppure sui cambi e soprattutto è venuto nuovamente al pettine il nodo dell’esterno basso sinistro che manca nella rosa, considerando Ghoulam non ancora pienamente recuperato. A Firenze domenica pomeriggio il Napoli è chiamato a riscattarsi in campionato, con la consapevolezza che la situazione nel girone europeo si è fatta difficile, seppure sostanzialmente ancora recuperabile in relazione alla sconfitta in Polonia del Leicester contro il Legia.

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