Se Mertens è diventato una vera prima punta saranno le prossime partite a confermarlo o meno, ma per ora basta dire che quando accende la lampadina nessuno lo regge. Torino spazzato via
Napoli-Torino
Gli azzurri si trovano a fine anno con un super Mertens che in due partite arriva a 10 gol (era a 3 gol prima di Cagliari e poi in due ne ha fatti ben sette), che adesso, post dichiarazioni di De Laurentiis nel dopo Torino, pare possa far ripensare la società sull’acquisto della prima punta “classica”, di peso e di manovra, in alternativa a Milik.
L’attacco
L’attacco degli azzurri sembra telecomandato. In questo periodo, ma in realtà succede da quando c’è Sarri in panchina (tranne un piccolo periodo post infortunio di Milik), l’attacco azzurro è praticamente indemoniato, con una velocità di pensiero ed esecuzione di altissimo livello, da far impaurire le migliori difese al mondo. Se si aggiunge la precisione dei tiri in porta e allora diventa micidiale.
Oggi il Torino non ha mai capito cosa sarebbe successo con la palla nei piedi degli azzurri. Anche nel secondo tempo, con un Napoli di palleggio o di contropiede, c’è stata poca o inutile opposizione da parte dei granata.
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Mertens
Capitolo a parte merita Dries Mertens che è in un periodo di forma perfetto. Ma non è solo la condizione fisica a reggerlo, è soprattutto la testa che gira bene e sicuramente la confidenza con il ruolo che sembra sulla strada di imparare. Non è la punta di manovra che sogna Sarri, ma è di una velocità supersonica che gli avversari faticano a leggere. Gioca molto venendo incontro e poi scizzando in area a realizzare, ma in occasione del gol di Chiriches apre in due la difesa granata servendo a Callejon una palla che facilmente lo spagnolo ha messo sulla linea di porta al difensore che arrivava in corsa.
Sul gol a pallonetto si son scomodati troppi campioni del passato, ma effettivamente la prodezza c’è ed è bellissima. Un cucchiaio perfetto che arriva in un momento in cui il Torino sembrava quasi credere nella rimonta. Solo il tempo ci dirà cosa è diventato Mertens, ma per ora è possibile dire che, anche quando tornerà Milik e un suo sostituto come attaccante di manovra nel prossimo mercato invernale (pare sia Pavoletti il fortunato), il Napoli e Sarri ha sicuramente trovato una validissima ed efficace alternativa di manovra in attacco.
La difesa
La difesa sostanzialmente ha giocato bene, alta e corta con il centrocampo, ma purtroppo i cali di concentrazione li paga tutti. I 3 gol del Torino sono proprio la rappresentazione di ciò. Un rinvio sbagliato, una palla non ben controllata da Reina ma comunque non coperto da nessun difensore (a prescindere da un fallo, che a parere di chi scrive, non c’è) e il terso, il rigore, è alquanto goffo, con una spinta di Callejon (o tacco di Albiol sul volto di un avversario, se è quello il fallo), fallo che ad ogni modo non aveva senso di essere commesso.
La classifica
La Juventus vincendo ha probabilmente ammazzato ilcampionato, che è ancora lungo, ma sicuramente ha riaperto la lotta al secondo posto che oggi vede la Roma a quota 35pt, Napoli 34pt (da solo in erza posizione) che ha scavalcato il Milan che ora è a quota 34pt.
Tabellino Napoli-Torino
NAPOLI (4-3-3) Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Zielinski (dal 28′ s.t. Allan), Jorginho (dal 24′ s.t. Diawara), Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. (Rafael, Sepe, Maggio, Tonelli, Maksimovic, Stinic, Rog, El Kaddouri, Gabbiadini, Giaccherini). All.: Sarri
TORINO (4-3-3) Hart; De Silvestri (dall’11’ s.t. Iago Falque), Rossettini, Moretti, Barreca; Benassi, Valdifiori (dal 1′ s.t. Lukic), Baselli (dal 22′ s.t. Maxi Lopez); Zappacosta, Belotti, Liajic (Padelli, Cucchietti, Ajeti, Castan, Acquah, Obi, Vives, Martinez, Boyè). All. Mihajlovic
ARBITRO: Doveri di Roma (Valeri-Nasca/Marrazzo; Giallatini-Valeriani)
MARCATORI: Mertens 13′, 18 e 22′ p.t., Belotti 13′ (T), Chiriches 25′ s.t., Rossettini (T) 30′, Mertens 35′, Iago Falque (T) rig. 39’s.t.