41 punti prima del girone di andata, media di 104 punti, nel “peggiore dei casi” otto punti di vantaggio dalla seconda (in caso di vittoria di una fra Lazio e Milan). Arriva l’undicesima vittoria di fila (superato il record di Maurizio Sarri di dieci vittorie consecutive) ma con qualche brivido di troppo. Sul 3 a 0 il Napoli si lascia andare. L’Udinese per un po’ non nè approfitta poi gli Dei del Calcio hanno detto “Avete rotto i coglioni” e in due minuti riapre la partita.
Gli ospiti partono meglio con Deulofeu ispirato che dopo soli quattro minuti che,con un colpo di tacco, lancia verso la porta Beto, tuttavia il portoghese tira centrale. Qualche minuto ancora ed è un friulano doc – Meret cresciuto nell’Udinese – a negare il gol alla squadra di Sottil. E sul cross di Ehizibue ancora Deulofeu con uno splendido colpo di tacco dall’area piccola indirizza in porta, ma con grande reattività il portiere azzurro mette fuori, spazza poi Anguissa.
Poi al 15′ Elmas pennella col destro dalla fascia sinistra, Osimhen letteralmente decolla e infila l’incolpevole Silvestri. Azzurri in vantaggio grazie al nono gol in campionato del centravanti nigeriano.
E, grazia a questo gol, i partenopei, prendono lentamente il controllo totale della partita. Tant’è è vero che al 30′ arriva il secondo tiro del Napoli nello specchio. Tacco di Osimhen per Lozano, il messicano corre, alza la testa e serve Zielsinki che segna il suo quarto gol in campionato.
La ripresa inizia con l’Udinese che si fa pericolosa. Ma, proprio nel momento del maggior, sforzo ecco il Napoli ancora micidiale in ripartenza, stavolta in rete con sole tre mosse. È Zielinski a smarcare in mezzo al campo Anguissa. Osimhen si porta dietro i centrali bianconeri appresso e a quel punto di apre un’autostrada ben sfruttata dal camerunese per Elmas, strepitoso la sterzata verso l’interno in controllo di suola prima del destro micidiale.
A questo il Napoli, semplicemente, sparisce dal campo. L’Udinese all’inizio, non sfrutta le occasioni all’inizio, poi i friulani spaventano molto i tifosi del Maradona. Prima Success si inventa un assist di petto per Nestorovski che fulmina Meret con un mancino forte e preciso nell’angolino basso alla sua sinistra.
Passa un minuto e mezzo e gli ospiti raddoppiano. Kim si fa rubare palla (primo errore del sud coreano da inizio campionato) da Samardzic sulla propria trequarti, il tedesco calcia immediatamente col mancino e non lascia scampo a Meret sul palo lungo.
Gli ultimi minuti sono una sofferenza tremenda. Spalletti, che aveva pronto il cambio Simeone per Osimhen (e forse Raspadori per Elmas), decide di non cambiare la struttura perché Osimhen corre e, nonostante, tutto, spaventa i difensori avversari. E, alla fine, arriva l’undicesima vittoria di fila.