Il Napoli è, assieme alla Juventus, la squadra con più giocatori partiti per le nazionali. Fra questi vi è, o meglio vi era, Faouzi Ghoulam. Tuttavia, a causa di una brutta influenza, che tra l’altro l’ha costretto ad essere sostituito durante la partita col Cagliari, il terzino non è partito per giocare la partita di qualificazione contro il Camerun, i programma il sette Ottobre. Fin qui niente di strano, ma la federazione algerina ha inviato un loro medico per accertarsi delle reali condizioni del giocatore.
Il regolamento stilato dalla FIFA le federazioni nazionali hanno il diritto di accertarsi delle reali condizioni di un calciatore, quindi perché questa situazione sembra essere così paradossale? Perché è un sintomo dei nostri tempi, dei sempre più difficili rapporti che intercorrono fra le squadre di calcio di Serie A in particolare e le varie nazionali di appartenenza dei calciatori.
Il super intasato calendario di Serie A, complice una poco attenta gestione degli impegni, ha di certo contribuito ad accendere gli animi, infatti diversi allenatori si sono lamentati delle convocazioni in questo campionato, Allegri e Sarri in prima linea. Dati i molti e difficili impegni di Juventus e Napoli i due allenatori hanno più volte rimarcato il loro disappunto per la sosta.
Questo, unito alla decisione del Napoli di non far partire Zielinski per l’europeo Under 21 (cosa possibile in quanto gli europei Under 21 non vengono considerati nel calendario ufficiale della FIFA, pertanto le squadre di club possono rifiutare la convocazione), ha scatenato i sospetti della Federazione algerina. Ma come si è arrivati a questo astio?
Il calendario è un fattore, ma non può essere il solo motivo. Può essere lo sport così inquinato da sospetti da non voler credere ad uno staff medico? Forse è l’indice che il calcio sta perdendo quella sportività che lo contraddistingueva dagli altri sport e, forse, le alte sfere dovrebbero pensare ad altro oltre ai soldi dovuti ai diritti televisivi.