Il nuovo non può nascere ed il vecchio non può morire. A Pride Park mi sedetti e piansi. [ Foto]


Il mio personale viaggio nel mondo della Premier League

Parte 1: Il mio Viaggio al Pride Park

Una delle favole più belle di tutto il calcio “Made In England” è sicuramente quella che riguarda due personaggi e due squadre: Brian Clough e Don Revie.
Il Derby Country ed il Leeds United, più un simpatico signore chiamato Peter Taylor.

Questa storia è stata raccontata nel libro di David PeaceIl Maledetto United” dal quale nel 2009 è stato tratto un film diretto da Tom Hooper.

Io questa storia, per chi non la conoscesse, la vorrei riproporla e raccontare le sfumature e la genialità di un uomo: Brian Clough.

Era l’anno 2013 ed in un pomeriggio piovoso di inizio estate, mi trovavo sul mio divano annoiato con la speranza che qualcosa di bello potesse accadere. Dopo un’ora passata ad accendere e spegnere la televisione, scrivere “cavolate” su Facebook, inizio a curiosare su you-tube e come per magia mi appare un video: “Brian Clough-La Storia di un Vincente(Il Maledetto United)“. Incuriosito, guardo un  video del film, di circa cinque minuti e finalmente ho trovato il passatempo pomeridiano.

Ricerca su internet e film trovato. Non sapevo chi fosse Brian Clough, conoscevo la storia del Leeds, ma non avevo mai sentito parlare di Don Revie.

Ci vuole informazione, documentazione” dissi tra me e me, ed iniziai a “studiare” le gesta di questi fantastici manager. Per non farmi mancare nulla, ordinai pure il libro che divorai in una settimana tra “treno” per andare a lavoro e lettura prima della nanna.

Intanto le settimane passavano e l’estate era pronta a fare il suo esordio e non avevo ancora prenotato la vacanza estiva. Pochi giorni dopo, finalmente iniziammo a mettere nero su bianco per vedere dove andare. Considerato il Budget moderatamente ristretto ci affidammo alla “Ryanair” e dopo aver votato del Berlino, decidemmo di prolungare ulteriolmente la vacanza.

Il mio “compagno di viaggio” Sergio Coppola, non è un appassionato di calcio e quindi è da considerarsi un anima pia. Mentre si trovava a “progettare” sul pc la vacanza ed io ad ammirare non essendo molto pratico mi fa:” Trovato, East Midlands !
La mia risposta fu molto chiara: “Cosa? Ho capito bene, Inghilterra…?”
” Si, è vicino a Nottingham.”
Quindi, Midlands Orientali, Nottingham ( che pure fa parte della storia), Derby..si, non è solo un caso. Brian, mi vuole e devo correre per salutarlo.

Risparmiando ai lettori le parte Tedesca della mia vacanza, di notte arrivo a Derby in un Hotel non lontano dal centro cittadino, ma molto carino con un bel pub a fare da padrone e attrattiva.

La mattina, mi sveglio con un unico pensiero: “Visitare Pride Park.

Pride Park è la nuova casa del Derby Country, inaugurata nel 1997 dalla Regina in persona e sorta a pochi passi dal vecchio stadio Baseball Ground, casa del grande Derby di Brian.

Quella mattina pioveva a dirotto e prima di andare allo stadio, ci riparammo sotto ad un albero in compagnia di un distinto signore. La pioggia non cessava ed ovviamente iniziammo a parlare (per la verità più Sergio che io con questo simpatico personaggio).

Lui, finalmente si rivolge a me ed io PREPARATISSIMO inizio a pavoneggiare sulla storia del favoloso Derby Country.

Con il mio Inglese o meglio con il mio non inglese e con il prezioso aiuto di Sergio riesco a farmi capire alla perfezione dal tipo.
Lui, quasi lusingato e commosso mi risponde semplicemente: “ Why Brian Clough?
La mia risposta fu chiara e non ci fu nemmeno bisogno dell’aiuto: “Brian Clough, is a special. The legend.” Sarò stato maccaronico, ma ha parlato il cuore.

Finalmente, la pioggia passa e dopo quasi un’ora di attesa arriviamo allo stadio. Dopo una veloce visita allo store per comprare la mia ennesima sciarpa di un team ed una visita all’impianto (molto bello) mi reco davanti alla tribuna per fare visita alla statua di Brian.
Mi fermo a fumare sotto la statua e lui sorridente con la coppa in compagnia di Peter Taylor, il suo fedele secondo. Chi, direte voi? Va bene, magari al viaggio ci torniamo dopo. Nel prossimo articolo vi racconterò la storia dei ” Maledetti.”

To be continued…..

Fotografie : Gianluca Apicella / Sergio Coppola
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