Ottavio Bianchi, l’allenatore con Napoli del destino
Ottavio Bianchi entra a pieno titolo come uno degli allenatori piu’ importati della storia del calcio Italiano. Una icona per i tifosi del Napoli, il Mister del primo grande acuto azzurro, l’allenatore di Diego Armando Maradona.
Che il Napoli avesse tanti campioni, questo e’ sicuramente un dato importante, che in quella squadra giocasse il campione assoluto e’ un dato determinante ma come spesso succede serve anche un grande direttore d’orchestra che sappia gestire al meglio la situazione. Un sergente di ferro che ha dato quella impressione di tenere la situazione sotto controllo andando a disegnare una squadra divertente ma cosa fondamentale, vincente. Lo scudetto nel 1987, la Coppa Italia ma anche l’acuto azzurro in Europa nella cavalcata fino a Stoccarda con l’eliminazione della Juventus incorporata. In sintesi e’ stata questa la sua avventura in azzurro, una storia d’amore importante tra la piazza e l’allenatore nativo di Brescia. Napoli ha rappresentato per lui una sorte di seconda casa, anche perche’ ha conosciuto la piazza anche da calciatore e dopo tanta gavetta in panchina ha preso il giusto Bonus del Presidente Corrado Ferlaino. Nel 1990 passò alla Roma, con la quale vinse nel 1991 la Coppa Italia, raggiungendo nello stesso anno anche la doppia finale di Coppa UEFA persa contro l‘Inter.
Ritorna a Napoli, prima una breve parentesi di allenatore, poi il ruolo di Direttore Tecnico. Massimo Moratti lo chiama per guidare l’Inter nel 1994, si prende subito il derby contro il Milan ma successivamente una sconfitta contro il Napoli per 2-1 convince Moratti a sollevarlo dall’incarico. La citta’ partenopea e’ stata sempre nel destino di Mister Bianchi, nel bene e nel male. Ha concluso la sua carriera con delle esperienze alla Fiorentina. Un pezzo importante del calcio Italiano, un allenatore di successo con Napoli nel destino, sempre e per sempre.