Pagelle Torino vs Lazio. Difesa da rivedere, come le scelte iniziali di Pioli
Marchetti 6.5 – Se la Lazio non naufraga è anche merito suo. Sul primo gol fa un mezzo Miracolo sul tiro di Acquah, ma nulla può sul tap-in di Belotti. Interviene a sbrogliare la situazione in altre 3 occasioni e si arrabbia alzando la voce con i suoi difensori per provare a spronarli.
Konko 6.0 – Non fa mancare il suo apporto in avanti anche se è meno propositivo rispetto alle gare precedenti. In difesa poi è meno brillante e soffre spesso le incursioni di Molinaro e Acquah per le quali il più delle volte è costretto a ricorrere al fallo pur di arginarle. Nel complesso resta comunque il migliore del pacchetto difensivo.
Hoedt 5.0 – 22 anni e non dimostrarli, vista la sua lentezza. Ed ecco che ci ritroviamo ad elencare i suoi difetti, come argomenti triti e ritriti un po’ come i finali delle puntate dell’indimenticabile duo Sandra-Raimondo, con il monologo della compianta Mondaini: “Che noia,che barba. Che barba,che noia!”
Bisevac 5.5 – Che non fosse il Salvatore della patria lo si sapeva fin dal suo arrivo in biancoceleste, ma quantomeno rispetto al “Lento, al Brutto ed al Mastino” sembrava una spanna su. Eppure il detto “chi va con lo zoppo…” non sbaglia e mi sa che il buon Bisevac a furia di giocare in coppia con certa gente inizia inesorabilmente a zoppicare.
Lulic 4.5 – Forse era meglio mandare il certificato medico a Torino. Non pervenuto fino al 39’, minuto nel quale ci si accorge di lui in campo solo perché sostituito. (dal 39’ Braafheid 5.5 – Probabilmente non gioca una partita intera dai tempi delle giovanili, ma entra in campo e cerca di limitare i danni anche se non sempre ci riesce. Quantomeno riesce a riequilibrare il numero di giocatori tra Torino e Lazio visto che i biancocelesti giocavano in 10 con Lulic titolare).
Parolo 5.5 – Solite imprecisioni in impostazione ed in alcuni appoggi elementari tuttavia in fase di interdizione si fa trovare pronto e soventi sono i suoi interventi in chiusura sulle ripartenze del Toro. E’ anche sfortunato poiché nell’unica occasione nel quale si propone colpisce il palo con un bellissimo diagonale ad incrociare a Padelli battuto.
Biglia 6.0 – La sufficienza è meritata anche per il rigore trasformato che permette alla Lazio di riagguantare il Torino. La sua regia è discreta solo nel 2° tempo, mentre nella prima parte di gara va in confusione come tutta la squadra. “Si può dare di più” dicevano Tozzi, Ruggeri e Morandi…
Cataldi 4.0 [IL PEGGIORE] – Entra, anzi, non entra in campo e quando prova a far sentire la sua presenza lo fa nel modo sbagliato provocando il rigore che poteva sentenziare il KO della Lazio. Per fortuna Immobile spreca in maniera sciagurata il suo regalo. Da lì in poi non indovina manco il risultato di 2+2 e Pioli non può far altro che toglierlo dalla mischia. (Dal 39’ Milinkovic-Savic 7.0 – Con 2 o 3 giocatori come lui in campo la Lazio quest’anno avrebbe vinto molte più partite, se non altro per l’abnegazione e l’impegno profuso. Corre ovunque, recupera palloni ed entra in tutte le azioni pericolose della Lazio. Insieme a Keita, i migliori di oggi.
Felipe Anderson 5.0 – Non si sa se sia vera la voce che afferma che nella prossima stagione il brasiliano vestirà la maglia dei Red Devils, sta di fatto che a questo punto meglio così, perché un altro anno con un Anderson così non è clinicamente sopportabile. Resta in campo 90’, ma la sua presenza è d’aiuto solo ai granata.
Klose 5.5 – A 38 anni corre più di Hoedt che ne ha 22! Francamente non si può pretendere molto da uno che almeno per impegno, da sempre tutto in campo. (Dal 72’ Keita Balde 7.0 – Entra col piglio giusto e da la scossa al match della Lazio. In soli 18 minuti mette in ambasce la difesa granata, si procura il rigore del pareggio e va vicino al gol del vantaggio. Meglio di così?
Djodjevic 5.0 – Dopo Greenpeace probabilmente nascerà un’altra associazione benefica per la salvaguardia di una specie che a causa sua è a rischio estinzione: il difensore! Infatti se tutti gli attaccanti fossero come lui, di sicuro il ruolo di difensore potrebbe sparire dagli schemi di ogni squadra vista la completa inoffensività della punta serba.