Una partita difficile ancora prima di iniziare.
Saranno le tre sconfitte consecutive (Sassuolo, Atalanta e Milan), ma alla Sardegna Arena c’era un’aria strana.
A peggiorare la situazione la contestazione aprioristica della Curva Nord contro la Società nella persona del Presidente a cui è stato chiesto di andare via, per dirla in maniera educata; alla squadra a cui è stato promesso un bel servizietto a fine gara; insomma un comportamento strano del tifo caldo cagliaritano che ha sempre difeso la squadra nei momenti di difficoltà e che troppo presto ha messo in campo parole troppo pesanti e il solito coro contro il resto del pubblico.
Il Cagliari siamo NOI è uno dei loro cori normali, questi ragazzi sentono in maniera assoluta il possesso della squadra, della “loro” Curva, insomma il Cagliari è di loro possesso. Questo è il loro sentimento che piaccia o no, è puro AMORE e si sa che l’Amore a volte è malato. Ma ci sta, come direbbe qualcuno.
LA PARTITA
Il Cagliari affronta il Parma in maniera aggressiva, per almeno 30 minuti, ma poi succede qualcosa che blocca la squadra.
Ed è l’infortunio, ennesimo, di Luca Pellegrini, terzino sinistro di scuola Roma che sulla fascia di competenza stava dando fiducia, ma ecco che succedeva l’irreparabile sino all’ingresso del suo sostituto Lykogiannis.
E la contestazione ha contribuito a sminuire l’aggressività della squadra.
GERVINHO
Il fenomenale giocatore della Costa D’Avorio ex Roma è stato totalmente annullato nonostante alcuni tentativi di partenza è stato puntualmente bloccato.
LO SVANTAGGIO
Quindici minuti di agitazione ed ecco che arrivava puntualmente la rete di Kucka, assurdo visto che la palla colpiva la traversa e poi il portiere Cragno e si infilava in rete.
Il primo tempo si concludeva tra i fischi sonori del pubblico.
RIPRESA
Un Cagliari timido iniziava la seconda frazione di gioco con meno carica agonistica di come aveva iniziato il primo tempo, timoroso di subire il raddoppio che avrebbe definitivamente chiuso la gara.
Ed invece sebbene Lykogiannis fosse un lontano parente di Luca Pellegrini, ecco che minuto dopo minuto che la squadra di Maran tornava a comandare.
58% contro 42% il possesso palla, il Parma faceva solo ed esclusivamente lanci lunghi nella speranza che il suo Re delle cavalcate prendesse palla e giocasse a biliardo con gli avversari, ma non è sempre Domenica, per lo più è sabato sera e i Leoni avevano tanta fame da mangiarsi un buon panino col crudo!
LA SVOLTA
Minuto 56 entra in campo la punta Bulgara Kiril Despodov che dovrebbe essere il sostituto di Farias andato all’Empoli.
E da quel momento si aveva un po’ di movimento nella trequarti avversaria, finalmente.
Perché la lentezza di Joao Pedro, il suo essere lezioso, tipico dei brasiliani, come d’altra parte era Farias, è uno dei problemi dell’attacco cagliaritano, ossia non avere avuto una punta che svariasse da una parte e dall’altra.
Al minuto 66 arrivava la svolta con la rete del solito Pavoletti: punizione di Cigarini spizzata dal capitano Ceppitelli e il Pavoloso doveva solo depositare in porta.
Una boccata di ossigeno. Ma non era finita.
Il Cagliari continuava a macinare gioco e l’avversario continuava leziosamente a effettuare solo lanci lunghi; anche il temibile Roberto Inglese veniva annullato dalla difesa dei padroni di casa.
Ma ecco l’apoteosi, la rete del vantaggio, ancora il Re del colpo di resta Leonardo Pavoletti da Livorno che incocciava all’85esimo la rete della meritatissima vittoria.
Anche il tecnico parmigiano D’Aversa ammetteva in sala stampa i meriti della compagine sarda.
“È stata una partita tattica e il Cagliari è la squadra che ha avuto più voglia di vincere. Paradossalmente abbiamo fatto meglio nel secondo tempo, ma siamo stati imprecisi. L’episodio del secondo gol di Pavoletti ci ha condannato. Non siamo stati bravi a marcare Barella. Dobbiamo migliorare nella cattiveria. Se preoccupa subire il gol sempre nello stesso modo? Mi dà fastidio, dovremo lavorarci. Anche sulla cattiveria, ripeto. Abbiamo perso la possibilità di allungare, ma sapevamo che avremmo sofferto quest’anno per guadagnare la salvezza. Noi volevamo soprattutto bloccare il loro play. Abbiamo anche interpretato bene la partita, lavorando sui due terzini. Abbiamo perso tanti duelli ed eravamo in ritardo sulle seconde palle. Ci serve anche maggiore malizia. Sapevamo sarebbe stata una partita maschia ed eravamo pronti, ma va dato merito al Cagliari. Cambiare qualcosa ora? No, se pensiamo al nostro obiettivo, la salvezza. Se la raggiungiamo giocheremo sereni, ma voglio fame nel voler raggiungere un risultato. Psicologicamente oggi è difficile ripartire ma lavoriamo con il giusto equilibrio”.
Cagliari (4-3-1-2): Cragno 5,5; Padoin 6, Pisacane 5,5, Ceppitelli 6,5, Pellegrini Lu. 6 (32′ Lykogiannis 5,5); Barella 7, Cigarini 5,5 (92′ Bradaric sv), Deiola 5 (56′ Despodov 6); Ionita 5,5; Joao Pedro 5, Pavoletti 7,5. All. Maran 6,5
Parma (4-3-3): Sepe 6; Iacoponi 5,5, Bruno Alves 6, Bastoni 5,5, Gobbi 6; Barillà 5,5 (89′ Ceravolo sv), Stulac 6 (64′ Rigoni 6), Kucka 7; Gervinho 4,5, Inglese 5,5, Biabiany 6 (88′ Siligardi sv). All. D’Aversa 5,5
Marcatori: 40′ Kucka (P), 65′ Pavoletti (C), 85′ Pavoletti (C)
Ammoniti: Cigarini, Deiola, Pavoletti (C), Bastoni (P)
Espulsi: Joao Pedro (C)