Nonostante il risultato, quella di Firenze non è stata una partita noiosa, anzi. Pari giusto con un Napoli che non riesce ad andare da solo in testa alla classifica a punteggio pieno. Battere la Fiorentina però stasera era difficile, soprattutto visto l’entusiasmo per una qualificazione europea (Conference League) che a Firenze mancava da sette anni.
Inizia meglio la Fiorentina, poi è il Napoli a rendere le misure ma occasioni non ci sono. Il primo tiro è però viola a metà primo tempo: incertezza di Meret, la palla finisce a Bonaventura che calcia fuori dal limite dell’area.
Però Ikone e soprattutto lo spaesato Quarta sono in netta difficoltà. Tanto che è proprio l’argentino a perdere una palla sanguinosa su nasce una punizione dai 20 metri sprecata da Mario Rui. Allo scadere del primo tempo Osimhen mette dentro una conclusione ribattuta da Lozano, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.
Nel secondo tempo arriva l’occasione migliore della partita. Kvaraskhelia, oggi sotto tono, pesca perfettamente Lozano che però si mangia il gol del vantaggio.
Al 62′ l’opportunità arriva anche per i padroni di csa con un contropiede 4 contro 3 chiuso da un sinistro di Barak fuori di poco. Spalletti sfrutta al massimo il potenziale a disposizione inserendo anche Politano, Ndombelè, Simeone e Raspadori per trovare l’acuto giusto. A nove minuti dalla fine a proprio l’ex giocatore del Sassuolo ad avere la palla del vantaggio, ma Gollini si spera e mette in angolo.
Un pareggio che mette in allerta le “ciucciuvettole” in servizio permanente che già parlano di Napoli ridimensionato eccetera. Ma si tratta di un bel punto, soprattutto considerando che, dopo dodici anni, nessuna squadra è a punteggio pieno. E sia la Fiorentina che Il Napoli si godono un bell’inizo di stagione. Soprattutto il Napoli che veniva dato per morto già ai blocchi di partenza
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