Pol. Acquedolcese, il giovane Bevacqua suona la carica: “Il nostro è un gruppo unito, sono pronto a dare l’anima in campo”


ACQUEDOLCI – 18 anni, grande maturità, professionalità e talento: ecco una breve descrizione di Davide Bevacqua. Il terzino in forza alla Polisportiva Acquedolcese, militante nel campionato di promozione gir. B, ha parlato ai nostri microfoni alla vigilia della trasferta contro la Pro Tonnarella. Tanti i temi affrontanti nel corso della nostra intervista ad uno dei migliori prospetti del panorama calcistico nebroideo e non solo. Dalla situazione inerente alla squadra al rapporto con mister Emanuele, ecco le sue parole:

La Polisportiva Acquedolcese vive un momento no, che aria si respira in allenamento?

Credo che i momenti no capitino a tutte le squadre. Nonostante ciò il nostro è un grande gruppo unito, e in allenamento come anche in campo, la squadra cerca sempre di dare il massimo. Sappiamo scherzare quando c’è da scherzare e lottare quando c’è da lottare.

Siete attesi dal match contro la Pro Tonnarella: match sulla carta agevole, ma ogni partita nasconde le proprie insidie, non trovi?

Sono dell’idea che “la carta” non va mai guardata dato che ogni partita ha una storia a se. Purtroppo in questa finestra di mercato molti dei componenti della nostra squadra hanno deciso di salutarci, in più vi sono diversi giocatori fuori per squalifica o infortunio. La nostra squadra non è formata da nomi ma da veri e propri giocatori e sono sicuro che chiunque scenderà in campo domani lotterà con tutte le sue forze per portare a casa la vittoria.

FOCUS ON: Duttilità? Pronto a giocare ovunque. Mister Emanuele? Calma e professionalità a servizio della squadra.

Da esterno di centrocampo a terzino, ritieni la duttilità un tuo punto di forza?

Il ruolo inizialmente per me era un grande problema. Essendo esterno destro (ruolo naturale, ndr)  avrei voluto fare solo quello anche a costo di giocare in panchina, ma questo è il pensiero di un bambino ipocrita. Io non gioco per me, ma per la mia squadra, e se il mister mi mette in un ruolo non mio significa che ce bisogno lì e che ritiene che io sia capace di occupare quella zona del campo. Crescerò in più ruoli e lo farò sopratutto per la squadra.

Ti trovi bene nei dettami tattici di mister Emanuele?

Mister Emanuele è una grande persona. Ha creduto in me nonostante il mio carattere difficile, con lui sono maturato e se ho avuto la possibilità di riscattarmi da un campionato anonimo è anche merito suo. È una persona attenta su ogni minimo dettaglio, non si lascia sfuggire nulla, e studia tantissimo per fare in modo che la squadra faccia risultato. Figura come una persona calma e molto professionale. Lo considero come un grande allenatore a cui sono personalmente molto legato, inoltre mi sta dando la possibilità di dimostrare il mio valore.

Quali insegnamenti stai apprendendo all’interno della Pol. Acquedolcese?

La Polisportiva Acquedolcese è una grande squadra. i risultati ottenuti fino ad ora sono arrivati grazie a diversi fattori: prima di tutto la dirigenza, che è sempre molto attenta e presente sia in allenamento che in partita. Poi lo staff tecnico è incredibile, il prof Nino Volo ci fa lavorare duramente perché questo è uno dei tanti segreti per fare risultato. Ringrazio anche gli straordinari tifosi i quali credono in noi sempre non smettendo mai di tifare. In questa società ho imparato che non esiste il singolo, esiste “una squadra” formata da compagni, staff, dirigenza e persino i tifosi; chi ha tutti questi elementi che vanno d’accordo, che sono sempre presenti anche nei momenti difficili, non può non giocare al meglio. I momenti difficili ci sono per tutti, ma noi siamo una squadra e questo non cambia. Sono sicuro che impunteremo i tacchetti delle scarpette a terra e continueremo a lavorare ancora più sodo per ottenere risultato.

Sei un giocatore grintoso e che fa del suo carattere un punto di forza, il che è sorprendente in un 18enne. Non trovi?

Penso che in campo si possa sbagliare, e la gente ti criticherà moltissimo, ma non per questo bisogna mollare. In passato mi sono lasciato condizionare da queste critiche e sono diventato un giocatore anonimo, Pensavo a giocare per me e non per la squadra, ciò mi penalizzava moltissimo. Adesso ho in testa solo di scendere in campo e dare l’anima per la maglia che indosso.
Progetti per il tuo futuro calcistico?
Questa è una domanda difficile, Al momento penso solo a lottare insieme ai miei compagni per ottenere i risultati che, sia noi che la società, desideriamo ottenere.
Si ringraziano la Polisportiva Acquedolcese e Davide Bevacqua per la loro disponibilità.

 

 


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