<strong>L’Arsenal è una squadra che mi affascina tantissimo. Io che sono Evertonian, a volte, penso che il destino del mio club sia abbastanza ingrato quanto a buona sorte ma, quando ho davanti un tifoso dei Gunners, me ne guardo bene di lamentarmi più di tanto perché, nonostante il club del North London riesca a raggiungere qualche obiettivo di prestigio (hanno vinto l’FA Cup delle edizioni 2014 e 15), non sono esattamente contenti di come sia stato gestito il loro club dal punto di vista tecnico.
Dal lato amministrativo, niente da dire. L’Emirates Stadium è bellissimo, moderno e garantisce all’appassionato dei servizi di prim’ordine tra musei, ristoranti etc. I biancorossi sono stati tra i primi a rinunciare alla loro dimora storica per crescere economicamente e, nonostante “Highbury” sia ancora nelle menti di tutti gli appassionati del calcio inglese, la mossa si è rivelata un successo che ha garantito un futuro roseo. Da quello tecnico, invece, non è che tutti sono felici quando si pronuncia il nome di Arsene Wenger. Da più di 20 anni alla loro guida, artefice della famosa “squadra degli invincibili” con i vari Henry, Bergkamp e Ljungberg e scopritore di tantissimi talenti che si sono affermati nel panorama del calcio mondiale (da Ashley Cole a Fabregas passando per Nasri, Clichy e tanti altri), negli ultimi anni ha sempre dato la sensazione di non ottenere quanto potesse nonostante il potenziale a disposizione fosse enorme.
Come dar torto, quindi, ai suoi detrattori che non sanno mai cosa aspettarsi ad inizio campionato e ansiosi di tornare campioni d’Inghilterra dopo 12 anni dall’ultima volta. Che ci siano, come sempre, le premesse per raggiungere l’obiettivo è un dato di fatto. La squadra è completa in ogni reparto e propone un gioco offensivo coi vari Ozil, Cazorla e Sanchez a fare il bello e cattivo tempo contro le difese avversarie. Il Chelsea, che ha fatto loro visita sabato, ha subito sulla sua pelle la forza di questi giocatori e, al di là dei già citati problemi dei Blues degli ultimi tempi nella fase difensiva, va dato merito ai padroni di casa di aver saputo imporre all’avversario il loro ritmo senza dar possibilità di repliche.
A parer mio, per aumentare le certezze di una vittoria finale Wenger dovrebbe riuscire, nella prossima sessione di mercato, a firmare un terzino di fascia sinistra che riesca a dare più profondità alla manovra. Mentre Bellerin sta crescendo molto bene partita dopo partita sul lato destro dello schieramento, Monreal o Gibbs non danno le stesse garanzie ma è come trovare il pelo dell’uovo sinceramente. Il vero problema di questa squadra sarà sempre la capacità di reggere la pressione mentalmente man mano che passano i mesi; è incredibile come, con regolarità, l’Arsenal cominci a sciogliersi e a non ottenere più risultati positivi tanto da fargli perdere le posizioni di vetta e perdere ogni velleità di successo. Riusciranno, questa volta, a cambiare registro e a conquistare la Premier League? Ai posteri l’ardua sentenza..
Up the pints!!
Davide