Klopp contro Conte non aveva un precedente. Era la prima volta, ieri, che i due tecnici si affrontavano ed è stato un match emozionante. Ha vinto il primo che, grazie ad un bel primo tempo dei suoi ragazzi, strappa i tre punti allo Stamford Bridge meritatamente. Non è una bocciatura per l’ex CT della nazionale Italiana, anzi, però devo dire che ci sono state delle scelte che non mi hanno convinto molto da parte dell’allenatore salentino.
Partiamo dal Liverpoool. I Reds stanno crescendo e bene. Le ultime tre partite contro Tottenham, Leicester e Chelsea stanno facendo vedere una squadra tonica, veloce e imprevedibile grazie al tridente offensivo che l’ex manager del Borussia Dortmund è solito schierare e che vede protagonisti Coutinho, Manè, Firmino e Sturridge. Con questo atteggiamento tattico offensivo, il Liverpool ha messo in seria difficoltà la retroguardia dei Blues e il doppio vantaggio con cui hanno chiuso il primo tempo è stato più che meritato. E’ stato bello vedere, a fine partita, gli abbracci che Klopp ha dedicato ad ognuno dei suoi ragazzi che sono scesi in campo, sintomo di un’armonia di gruppo che è fondamentale per vincere (il Leicester insegna..). Scrissi, al tempo della sconfitta col Burnley alla seconda giornata, che se l’anima rossa di Liverpool non voleva incappare nell’ennesima stagione di transizione doveva per forza trovare la concretezza che è sempre mancata. A mio modo di vedere, quel passo falso è stato il classico incidente di percorso e che il bello deve ancora venire per Milner e compagni.
Il Chelsea ha reagito, nel secondo tempo, ma non ha completato la rimonta che aveva iniziato Diego Costa. Quello che gli uomini di Conte hanno pagato è stato il non avere affidabilità da una retroguardia che ha pagato l’assenza del veterano Terry ma che già nel turno scorso, con lo Swansea, aveva fatto intravedere scricchiolii preoccupanti che sono figli dello scorso campionato. Per rinforzare il reparto e dare solidità alla mediana, in estate, sono stati acquistati Kantè dalle Foxes e Marcos Alonso dalla Fiorentina; in più, si è deciso di riportare David Luiz a Londra che si aggiungevano ai vari Ivanovic, Azpilicueta, Cahill e il già citato Terry.
Eppure, nonostante il bell’inizio di stagione e il meritato secondo posto, si nota come il lavoro per il nuovo Manager dei Blues sarà lungo per migliorare la fase difensiva della squadra. Quel che non comprendo fino in fondo sono stati gli acquisti di Luiz e Alonso. Il primo è un buon centrale che è in grado di giocare anche a centrocampo davanti alla difesa, ma non è mai stato esente da errori marchiani che gli hanno messo addosso l’etichetta di inaffidabile. Alonso, invece, aveva già fatto vedere, a Sunderland, che il calcio inglese non è esattamente nelle sue corde. Saranno state sufficienti le buone stagioni disputate in Serie A per giustificare i 20 e passa milioni di euro per assicurarsene le prestazioni avendo già in rosa un terzino affidabile come Azpilicueta?
Vale, però, lo stesso discorso fatto per il Liverpool e altre squadre sull’aspettare a dare giudizi definitivi. Lasciamo lavorare il buon Conte. Giudicheremo più avanti la bontà delle sue decisioni.
Concludo dicendo che la partita ha dimostrato, ancora una volta, come mai la Premier League sia considerato il torneo più bello e difficile d’Europa e che le pretendenti alla vittoria finale sono molte. Escludere Liverpool e Chelsea dal lotto dei papabili non ve lo consiglio proprio, anzi..
Up the pints!!
Davide