Raffaele Croce: ” Negli ultimi decenni la preparazione atletica è profondamente cambiata”


<strong>Interessante Intervista al Prof Croce della Virtus Stabia che ci racconta alcuni aspetti importanti in materia di Preparazione Atletica e non solo:

 

Come si sta trovando nella famiglia della Virtus Junior Stabia?

-Ho la fortuna e l’onore di collaborare con Mr Di Maio e Mr Di Martino con i quali è nata fin da subito una grande sintonia e stima reciproca. La dirigenza ha creato un contesto sereno e non ci fa mancare nulla. Il gruppo squadra è fantastico, i giocatori esperti guidano con maestria i nostri giovani talenti. Non mancano mai i momenti di sano divertimento che ci aiutano a stemperare le tensioni e a rafforzare i legami.

Che cosa ci può raccontare del suo ruolo?

-Il mio ruolo è quello di pianificare gli allenamenti con l’obiettivo di dare ad ogni giocatore la possibilità di raggiungere una performance ottimale che consenta loro di esprimere al meglio il proprio ”calcio”. In caso di infortuni, o assenze prolungate, ho il compito di aiutare a recuperare la precedente condizione fisica.

Secondo lei è vero come si dice spesso che nel calcio di oggi la Preparazione Atletica è la medicina base per ogni squadra?

-Negli ultimi decenni la preparazione atletica è profondamente cambiata. Si è passati da allenamenti generici copiati dall’atletica leggera, ad allenamenti (con e senza palla) che vanno a riprodurre gli sforzi di una prestazione di gara. La preparazione fisica è dunque la medicina base, ma da sola non basta, se non accompagnata da buona qualità di tecnica individuale, da giuste nozioni di tattica collettiva e da un gruppo disposto al sacrificio per raggiungere insieme l’obiettivo comune

Curiosità: Dopo un periodo di sosta come si riprende il ritmo partita?

-Si parte dal presupposto che l’atleta fa dell’equilibrio la propria filosofia di vita sarebbe quindi sbagliato non riposare e non recuperare le proprie energie vivendo la sosta natalizia in modo maniacale e poco sereno. Altrettanto sconsiderato sarebbe non allenarsi e alimentarsi in modo non adeguato.
Cercheremo di trovare il giusto compromesso tra il riposo e il lavoro. Anche se diminuiranno le sedute rispetteremo la metodologia del programma che ci ha accompagnato fino ad oggi.
Partiremo da lavori aerobici, non mancheranno lavori di forza funzionale, isometrica ed esplosiva, passeremo a lavori di resistenza alla velocità, per poi allenare rapidità, velocità e reattività(motoria e mentale) attraverso esercitazioni di psicocinetica.

Che traguardi vi siete prefissati per la fine del campionato?

-L’ obiettivo è unanime, puntiamo al vertice della classifica


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