Cagliari-Roma, ultime speranze per i rossoblu


Alla terzultima Giornata di Campionato e con una salvezza ancora da conquistare il Cagliari è quasi allo sbando.

La compagine rossoblù nel girone di ritorno ha vinto solo 3 partite, ne ha pareggiate 4 e ne ha perso ben 9. Per un totale di soli 13 punti contro i  20 del girone di andata. Alla stessa giornata del Campionato scorso il Cagliari aveva 41 punti, ossia 8 punti in meno che potrebbero costare molto cari.

Dopo la prima stagione 2014-2015 dove la disastrosa gestione del Presidente Giulini venne, se così possiamo dire, perdonata per inesperienza, questa volta, in caso di retrocessione, crediamo ci saranno delle differenze nell’accettazione di un altro fallimento sportivo da parte dei tifosi. Considerando che è stato costruito uno stadio in 3 mesi, tanto decantata la questione, ed un altro impianto, quello definitivo, è in progetto di creazione, ciò che il Presidente Giulini e tutto l’entourage del Cagliari Calcio ha dimenticato è che per arrivare ad avere un successo sportivo serve una squadra degna di questo nome, non giocatori adattati ai ruoli.

Domani sera in posticipo alle 20.45 arriverà la Roma appena eleminata dalla Champions League in maniera vergognosa a causa di arbitri che non vedono le cose più elementari, come dice Collina, a cui non servirebbe la VAR ma un paio di occhiali nuovi.

Con una Super Squadra come quella Capitolina sulla carta il Cagliari ha ben poche speranze non solo per avere perso 9 gare su 17 alla Sardegna Arena, averne vinte solo 5 e pareggiate 3, ma anche perché i giallorossi ambiscono alla qualificazione alla Champions da cui sono stati ingiustamente cacciati.

E’ questa la ragione principale per cui il Cagliari ha poche speranze di fare punti con la Roma ?

No, anche, ma soprattutto il problema attuale è l’atteggiamento con cui i giocatori di Lopez affrontano gli avversari, spenti, senza mordente, privi di ogni spirito battagliero, quasi rassegnati ad un destino che si sono creati da soli.

Molti maligni dicono in maniera molto poco elegante che la Società del Cagliari Calcio ambisce, se così possiamo dire, alla retrocessione per incassare il famoso salvagente di soldoni che la Lega Calcio dovrebbe sganciare.

Sarebbe quindi un’ambizione retrocedere per fare soldi? Non dovrebbe essere il contrario?

Naturalmente di voci come queste, ed anche peggiori, se ne sentono a Cagliari, così come quelle che temono per i fatti penali che per il momento non stanno coinvolgendo, almeno direttamente, il Presidente Giulini con la FLUORSID, la sua azienda, che è immischiata in una questione legata a degli sversamenti di liquami tossici nella laguna di Santa Gilla: i reati contestati sono associazione a delinquere, inquinamento e disastro ambientale per cui già qualcuno ha pagato. Ma per il momento nulla filtra dalla Procura, sarà forse la ciliegina sulla torta a retrocessione avvenuta?

Il pessimismo aleggia alla Sardegna Arena, il tutto esaurito tanto chiamato dalla Società non avrà luogo, troppe delusioni in questa stagione, troppe partite steccate con lo stadio tutto pieno in ogni ordine di posti; sebbene il pubblico venga elogiato sempre come 12esimo uomo in campo, da solo non può buttare la palla dentro la porta, servono 11 uomini che credano nel loro tecnico e sembra che questo non ci sia, servono 11 uomini che sputino sangue e sudore su ogni pallone e di sudore se ne vede ben poco.

In attesa di questa e delle altre ultime 2 finali di Champions League che il Cagliari disputerà con Fiorentina e Atalanta ecco a Voi, lor Signori, la Roma del Presidente Pallotta. Venite allo stadio a partire da 10 euro per vedere questi giocatori tentare di dare una soddisfazione al proprio pubblico.

CASA CAGLIARI

In casa Cagliari le assenze per squalifica di Castan e Cigarini peseranno come macigni; il giallorosso in prestito al Cagliari per 6 mesi sembrava che all’inizio avesse dato una drizzata alla difesa ma poi si è fatto condizionare dalla mediocrità generale ed anche lui, il campione brasiliano, ha abbassato il livello delle sue prestazioni. Cigarini invece , dopo essere rientrato da un brutto infortunio che è coinciso con la disarmante mediocrità in cui è scesa la squadra, era tornato, aveva dato subito fiducia , ma a Genova domenica si è fatto cacciare lasciando il centrocampo per la partita di domani vuoto come una bottiglia di birra appena scolata.

Cosa tirerà fuori dal cilindro il Mago Lopez? Deiola e Dessena a centrocampo assieme a Cossu?

I più scettici hanno terrore che gli anziani del gruppo possano giocare contemporaneamente e dare così una spallata in più per la sconfitta. Ma la rosa è quella che è, i giocatori sono quelli che sono, dare la colpa ad un ragazzo che non è da Serie A è come sparare sulla Croce Rossa, la colpa non è sua ma di chi ce lo ha messo, di chi ha fatto una scellerata campagna acquisti e di riparazione, di chi ha aperto il portafoglio per pagarli, quelli che non sono in prestito.

Ed allora, nonostante tutto ciò che ho scritto sin ora non dico che sono fiducioso perché il Cagliari vinca con la Roma o che non esca travolto dalle reti che Nainggolan e soci realizzeranno domani sera in posticipo alla Sardegna Arena. Al Cagliari rimane la speranza che anche facendo il minimo indispensabile gli avversari che lottano con lui facciano ancora peggio così da salvarlo senza alcuno sforzo. L’anno scorso è andata bene, ma non si dovrebbe provocare la fortuna, troppo. La maledizione di Borriello si sta lentamente ma inesorabilmente avverando, speriamo che Marco22 si faccia una vacanza ancora pagata da Bobo Vieri e che ci lasci in pace, per ora e per sempre.

 

Cagliari (3-5-2): Cragno, Pisacane, Andreolli, Ceppitelli, Lykogiannis; Barella, Padoin, Faragò, Ionita, Farias, Pavoletti.
Roma (4-3-3): Alisson; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, Gonalons, Nainggolan; Under, Dzeko, El Shaarawy.

Arbitro Di Bello di Brindisi

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