Roma con grande sofferenza ma con grande cuore riesce a ribaltare il risultato e nel finale batte un ostico Torino. Mediocre arbitraggio, immenso Totti: cinque minuti e due gol
Dopo i primi minuti i cui la Roma è costretta a prendere le misure su un Torino intraprendente, la squadra di Luciano Spalletti si è stanziata nella metà campo avversaria, sfiorando la rete prima con il classico colpo a giro di Maicon, poi con un tiro di Salah terminato di poco al lato. Entrambe le occasioni arrivano quindi dalla destra, con la coppia degli esterni utilizzata in diverse partite; alcuni errori sulla sinistra invece, dove Emerson ed El Shaarawy non riescono a trovarsi nel migliore dei modi, sbagliando la scelta dei tempi dei dialoghi.
Partita bloccata, la Roma non riesce a trovare sbocchi nella trequarti offensiva, complice anche la mossa tattica di Ventura che in fase difensiva ha schierato sempre un uomo su Nainggolan, non permettendo al belga incursioni e libertà di movimento.
In fase di ripartenza è il Toro la squadra più pericolosa: in più di un’occasione i granata sono riusciti ad avvicinarsi alla porta giallorossa, sfiorando la rete con il tiro dai 35 metri di Belotti, finito sul palo. Il numero 9 del Toro si riscatta qualche minuto dopo, subendo la trattenuta ingenua di Manolas in area di rigore e realizzando il gol del vantaggio su rigore. La Roma reagisce nei minuti finali e prima sfiora il pari con un tiro insidioso di Nainggolan, deviato da Padelli, poi protesta per un rigore clamoroso non concesso su fallo di mano in area.
Tanto nervosismo e tanta imprecisione tra i giallorossi che tentano di prendere in mano il pallino del gioco ma sbagliando spesso le misure dei passaggi. Dopo dieci minuti dall’inizio della ripresa la Roma recrimina un altro clamoroso calcio di rigore per un altro fallo di mano, questa volta di Gazzi due metri dalla linea di porta. Netto il calcio di rigore, davanti agli occhi del quarto uomo che non avvisa incredibilmente il primo fischietto, inutili veementi proteste giallorosse. La Roma ci prova, anche con rabbia per i due rigori non concessi, e a trovare il gol del pari è proprio uno dei più in difficoltà nel primo tempo: Kostas Manolas. Il difensore greco su calcio d’angolo stacca in cielo e riesce a indirizzare il pallone dentro la porta di Padellie segna il gol del pareggio. Tifo giallorosso che esplode in entusiasmo ed euforia. I padroni di casa ci provano con maggiore intensità, esprimendo a tratti anche un buon calcio, ma senza riuscire a trovare la ‘zampata’ finale. Ma il problema, lo certificano i gol fatti e quelli subiti, è senz’altro la difesa.
La Roma perde palla e si fa saltare sulla fascia destra dove Peres mette il pallone al centro trovando un Martinez libero di segnare il gol del secondo vantaggio granata.
Ma ci pensa come sempre lui, il capitano giallorosso Francesco Totti, entra in campo al 40′ e dopo nemmeno dieci secondi mette la zampata vincente e realizza il gol del pari. Lo show dei record prosegue. Tempo due giri di orologio il capitano realizza anche il gol del vantaggio battendo il calcio di rigore assegnato da Calvarese.
Stadio in delirio, lacrime di gioia per Totti. Spalletti applaude e gli stringe la mano all’uscita dal campo. C’è solo un Capitano.