I giallorossi superano di misura il Pescara ma mostrano per l’ennesima volta i soliti limiti in fase difensiva e di gestione della gara.
La gara pare mettersi subito in discesa per i giallorossi che al 10′ sono già sul 2-0 grazie a una doppietta del solito Dzeko, ma i giallorossi non riescono a gestire la gara e soffrono il ritorno degli uomini di Oddo che all’inizio della ripresa accorciano meritatamente le distanze con Memushaj. Al 71′ però i giallorossi tornano avanti di due gol grazie a un rigore realizzato da Diego Perotti. Immediata la risposta di Caprari che al 74′ colpisce la sua ex squadra e da un senso al quarto d’ora finale. Alla fine gli uomini di Spalletti riescono a portare a casa i tre punti, ma quanta sofferenza… di seguito le pagelle dei giallorossi
Sczcesny 6+: Il secondo tempo è particolarmente impegnativo per il polacco che si fa trovare subito pronto con due parate importanti anche se poi è costretto ad arrendersi ai piazzati vincenti di Memushaj e Caprari.
Peres 5.5: Prosegue il momento no del terzino destro arrivato dal Torino in estate che anche oggi fatica a essere determinante. Sbaglia qualcosa di troppo sia sul piano tecnico che su quello tattico e a volte sembra andare letteralmente in modalità “Off”, addormentandosi con il pallone tra i piedi.
Rudiger 6.5: Si comporta molto bene a livello singolare, dominando fisicamente contro i “piccoletti” del Pescara e non facendosi mai saltare da questi, peccato che il reparto difensivo giallorosso faccia acqua da tutte le parti e anche lui sembra risentirne nel finale.
Fazio 6-: Un po’ di imprecisione in più per l’ex Siviglia quest’oggi rispetto alle ultime apparizioni che determina qualche rischio di troppo per la Roma in una gara che doveva essere vinta molto più agevolmente.
Palmieri 6: Comincia molto bene come tutta la squadra e rimane nel vivo del gioco durante i primi 45 minuti, poi la musica cambia e il giovane brasiliano sembra non essere adatto a una partita di sofferenza.
Strootman 6.5: Oggi il suo lavoro in fase di contenimento si fa sentire molto visto che recupera un grandissimo numero di palloni specialmente nel momento in cui la Roma soffre. Palla al piede pare, a tratti, ancora poco lucido ma diamogli tempo.
Gerson 5.5: Si limita al “compitino” durante i 72 minuti che Spalletti gli concede, sbagliando anche qualche giocata semplice, il ragazzo è ancora acerbo e i primi segnali non sono proprio positivi, ma visto l’investimento della Roma, non potrá non essere aspettato. Dal 72′ Totti 6: Stavolta alla sua classe non bastano 20 minuti per lasciare il segno, anche se ci regala lo stesso un paio di verticalizzazioni delle sue.
Nainggolan 6: Qualche fiammata e poco altro in una serata in cui la squadra è più in difficoltà del previsto. Cerca troppo la conclusione e spesso neanche gli viene male ma bisognerebbe fare anche altre scelte in mezzo al campo. Dal 64′ De Rossi 6: Entra in campo per aiutare la squadra a proteggere il risultato, pur non essendo al meglio e infatti, anche se si rende utile in alcune occasioni, è un po’ sottoritmo.
Salah 6: Con la sua velocità mette spesso in crisi la difesa del Pescara ma anche stasera finisce per perdersi nei momenti decisivi. Dal 90′ Vermaelen SV
Dzeko 7: Arriva a quota 12 in campionato grazie a una bella doppietta e all’ennesima prestazione di livello. Ormai il centravanti della Roma sfrutta alla perfezione quella struttura che un tempo lo rendeva lento e macchinoso ma che ora gli permette di essere quasi incontrastabile per i difensori avversari.
Perotti 7.5: Devastante anche oggi. Salta praticamente sempre l’uomo in tutti i modi, ed è dai suoi piedi che nasce la maggior parte dei pericoli per la difesa abruzzese. Il rigore procurato e realizzato è la ciliegina su una torta già di per se molto gustosa.
Spalletti 5.5: Una squadra come la Roma non può permettersi di subire così tanto in casa contro una neopromossa, e le colpe non possono non essere anche le sue. Di certo le assenze di Manolas, Paredes ed El Sharaawy (oltre ai soliti Mario Rui e Florenzi) pesano, però l’assetto della squadra questa sera è parso essere troppo offensivo o comunque lontano dall’equilibrio.