Dopo una gara molto difficile quanto decisiva per i giallorossi è andato in scena il tanto temuto addio del capitano giallorosso.
Non sarebbe giusto dire che se ne è andato un pezzo di storia, No. Stasera è stato il pezzo migliore della storia sportiva di questa città a salutare in lacrime e a chiedere aiuto ai suoi fedelissimi tifosi. Ma neanche questo basta a spiegare cosa è stato Francesco per questa gente così come non basterebbero 8828 (quanti i suoi giorni in giallorosso) parole.
LA FESTA
A fine gara Il “Pupone” si è intrattenuto per un’ora abbondante con i suoi tifosi, quelli che gli sono stati vicini sempre. A precedere un sentitissimo discorso del capitano c’è stato un lungo e commosso giro di campo.
IL CONTENUTO DEL DISCORSO
Dopo una breve premessa il capitano ha letto una lunga lettera, la sua ultima da capitano della Roma. Il testo è iniziato con i ringraziamenti a tutti coloro che avevano fatto parte di questa meravigliosa avventura da lui definita come un “Sogno” ormai al termine. La bandiera giallorossa ha letteralmente richiesto la vicinanza dei suoi tifosi in questo momento di difficoltà nel quale dovranno essere proprio loro a tenergli la mano. L’ultimo messaggio è però il più significativo “Siete e sarete sempre nella mia vita. Smetterò di emozionarmi con i piedi ma il mio cuore sarà sempre lì con voi. Ora scendo le scale, entro nello spogliatoio che mi ha accolto che ero un bambino e che lascio adesso che sono un uomo. Sono orgoglioso e felice di aver dato 28 anni d’amore. Vi amo!”.
Il Totti giocatore finisce ufficialmente oggi ma il Totti in quanto simbolo di Roma non morirà mai ed è impossibile non togliersi il cappello di fronte a “mostri sacri” come questo. Chapeau Francè!