Sampdoria, a Lecce un festival di rigori e vittoria pesantissima


La Sampdoria torna a casa con i tre punti dal “Via del Mare” a conclusione di un incontro in cui si è segnato solo su rigore: ben tre quelli assegnati dall’arbitro Rocchi in una partita sostanzialmente equilibrata, decisa solo dagli episodi che, una volta tanto, hanno premiato i blucerchiati.

Lecce-Sampdoria: primo tempo

Ranieri schiera il 4-4-1-1 con Ramirez alle spalle di Bonazzoli. In difesa spazio a Yoshida e, sulla sinistra, ad Augello, forse in questo momento il giocatore più in forma, autore di una partita impeccabile insieme all’uruguaiano. In mezzo al campo agiscono Depaoli, Thorsby, Ekdal e Jankto. Nel Lecce a sorpresa subito in campo Mancosu; c’è anche l’ex Saponara. La prima palla gol è per i salentini con una conclusione di Falco parata in tuffo da Augello (7′). Poco dopo è Donati che conclude male  dopo una palla persa da Thorsby.

Al quarto d’ora episodio dubbio: Bonazzoli riceve un pallone di spalle nella propria trequarti ma è anticipato in modo rude e falloso da Donati; l’attaccante, cadendo, ha una reazione istintiva e, nel divincolarsi, scalcia l’avversario colpendolo al naso. Questo atto è considerato involontario dall’arbitro ma il dubbio resta e quindi può ben dirsi che a Bonazzoli sia andata bene. L’attaccante è sempre molto attivo in una Sampdoria che attacca con giudizio, senza scoprirsi troppo. Molto attivo e positivo anche Augello che spinge sulla fascia e mette in mezzo dei cross allettanti, mai sfruttati dai compagni.

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Ma è da una iniziativa di Jankto che nasce l’occasione per passare in vantaggio: il centrocampista si avventa su un pallone in area avversaria e prende il tempo a Tachtsidis costringendo l’avversario a colpirlo: rigore netto. Sul dischetto si presenta Ramirez che calcia forte, teso, non troppo angolato e a mezz’altezza, Gabriel ci arriva allungando la manona ma non riuscendo a deviare verso l’esterno: il pallone si impenna, colpisce la traversa e poi, dopo il rimbalzo, rotola lentamente, e beffardamente, in rete (40′).

Lecce-Sampdoria: secondo tempo

Nella ripresa subito in campo Gabbiadini per Bonazzoli. Anche il Lecce sostituisce Meccariello con Babacar e Tachtsidis con Petriccione. Dopo appena 5′ Thorsby combina la frittata: si avventa in scivolata in un contrasto in area; colpisce il pallone ma entra netto a gamba tesa. Rocchi è lì a due passi e non ha dubbi sulla concessione del rigore.

Dal dischetto lo specialista Mancosu non lascia scampo ad Audero (5′). 1 a 1 e tutto da rifare perché il pareggio serve a poco ad entrambe le squadre. Il gol galvanizza i locali che si riversano in avanti a cercare il raddoppio; ma la Sampdoria, di rimessa, crea pericoli prima con un tiro alto di Ekdal, a conclusione di una buona combinazione; poi, con uno splendido tiro a giro di Gabbiadini che impegna severamente il portiere, sulla cui respinta potrebbe avventarsi Jankto ma non riesce per un soffio (13′).

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L’equilibro regna sovrano, ma è destino che in questa partita si segni solo su rigore: Depaoli, palla al piede, viene sbilanciato da un difensore in area e cade. Per Rocchi non ci sono dubbi ma, obiettivamente, il difensore non va netto sull’uomo e il contrasto sembra regolare. Dal dischetto stavolta Ramirez calcia forte e troppo angolato perché Gabriel possa arrivarci (28′).

Si prospetta un finale di fuoco e così Ranieri getta nella mischia la forza fisica di Vieira, che prende il posto di Ekdal, e Murru, che fa rifiatare Augello (31′).  Il Lecce spinge e anche Liverani vuole forze fresche rinunciando a Saponara e Calderoni per Shakhov e Vera.  Poi nella Samp Jankto è vittima di crampi e Ranieri lo sostituisce con Leris (39′). Adesso bisogna badare al sodo e i blucerchiati si compattano dietro, non riuscendo, però, quasi mai a ripartire. Il Lecce ci prova da lontano con conclusioni di Barak e Petriccione, ma Audero è sempre attento. Sono 7 i minuti di recupero ma non succede più nulla.

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Sampdoria: una vittoria di platino

Per la Sampdoria la vittoria che serviva, dopo tante sconfitte condite da episodi sfortunati. Un successo che consente di respirare, lasciando il Lecce a quattro punti e il Genoa a tre. C’è anche l’Udinese, dietro a un punto, che però deve ancora giocare. E domenica arriva la Spal.

Il tabellino

Lecce 1    Sampdoria 2

Lecce (5-3-2): Gabriel; Rispoli, Donati, Meccariello (1′ s.t. Babacar), Paz, Calderoni (43′ Vera); Mancosu, Tachtsidis (1′ s.t. Petriccione), Barak; Falco (13′ s.t. Farias), Saponara (36′ s.t. Shakhov).
A disposizione: Vigorito, Sava, Radicchio, Monterisi, Colella, Maselli, Rimoli.
Allenatore: Liverani.

Sampdoria (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Augello (31′ s.t. Murru); Depaoli, Thorsby, Ekdal (31′ s.t. Vieira), Jankto (39′ s.t. Léris); Ramírez; Bonazzoli (1′ s.t. Gabbiadini).
A disposizione: Seculin, Falcone, Chabot, Askildsen, La Gumina, Maroni, D’Amico, Bertolacci.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Assistenti: Passeri di Gubbio e Lo Cicero di Brescia.
Quarto ufficiale: Illuzzi di Molfetta.
VAR: Pasqua di Tivoli.
AVAR: Di Vuolo di Castellammare di Stabia.

Reti: p.t. 40′ Ramírez rig.; s.t. 5′ Mancosu rig, 32′ s.t. Ramírez rig.

Note: ammoniti al 36′ p.t. Paz, al 13′ st. Augello, al 22′ s.t. Mancosu, al 32′ Thorsby per gioco scorretto; recupero 3′ p.t. e x′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

 

Dati tabellino tratti da www.sampdoria.it

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