Sampdoria, esordio disastroso: la Lazio domina e sbanca Marassi


Inizia male il campionato della nuova Sampdoria di Eusebio Di Francesco. Per la verità di nuovo si è visto ancora ben poco perché anzitutto gli uomini che hanno giocato all’esordio sono in pratica gli stessi dello scorso campionato, fatta eccezione per Murillo schierato al posto di Andersen (ceduto al Lione) nella linea difensiva, e inoltre fatica ancora a vedersi l’impronta del nuovo tecnico, tranne per il modulo, un 4-3-3 i cui interpreti probabilmente nella testa di Di Francesco dovranno essere in parte diversi da quelli visti all’opera contro i biancocelesti di Inzaghi.

E così la Lazio, nettamente più forte come organico e più collaudata come squadra (si tenga presente che Inzaghi dall’inizio del ritiro precampionato ha potuto disporre della rosa al completo) ha avuto gioco facile tagliando a fette una difesa blucerchiata molto meno compatta, per disposizione tattica, rispetto ai tempi di Giampaolo e non ancora affiatata. I biancocelesti avrebbero infatti realizzato la goleada se Audero non si fosse opposto in alcuni episodi con interventi da vero campione.

Primo tempo

Di Francesco schiera, come detto, Murillo accanto a Colley nella linea difensiva, con Bereszynski e Murru ai lati; in mezzo Ekdal fa da regista, supportato dalle mezze ali Linetty e Vieira; in avanti, tridente Gabbiadini, Quagliarella, Caprari. Non c’è più il trequartista e infatti Ramirez è in panchina. Il collaudato 3-5-2 di Inzaghi prevede invece come terminali offensivi Immobile e l’ex Correa, un ragazzo lasciato partire probabilmente troppo presto da Bogliasco.

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Al 9′ Audero è subito impegnato da un tiro molto insidioso di Milinkovic, ma si distende bene alla propria destra e mette in angolo. Al 16′ il portiere italo-indonesiano si ripete su Immobile con un grande riflesso. La Sampdoria è impostata per attaccare ma in realtà subisce, lasciando praterie dietro, e non si avvicina mai dalle parti di  Strakosha. In campo c’è solo la Lazio che solo per puro caso non si trova ancora in vantaggio. Dopo altre due occasioni fallite, intorno al 32′, da Lazzari e dal solito Immobile, si vedono finalmente i blucerchiati con conclusioni di Gabbiadini, al 34‘, e Quagliarella, due minuti più tardi, che impegnano un attento Strakosha. Ma è un fuoco di paglia, perché la Lazio entra in area blucerchiata come e quando vuole e infatti passa in vantaggio: fallo di Murillo (incerto in alcune occasioni) su Correa; punizione battuta da Luis Alberto che pesca ottimamente in area Immobile il quale beffa Audero con un delizioso pallonetto (38′). Il VAR conferma la posizione regolare dell’attaccante. Reazione immediata della Sampdoria che sfiora il pari con una conclusione dal limite di Vieira che impegna severamente Strakosha; ci prova anche Gabbiadini poco dopo ma senza fortuna.

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Secondo tempo

Si ricomincia con Linetty che impegna il portiere avversario (1′). Poi Audero, su retropassaggio di Murillo, non controlla bene e combina quasi la frittata. Ma poco dopo si riscatta con un’altra grande parata sul solito Immobile (8′). I blucerchiati soffrono maledettamente non riuscendo a contenere una Lazio straripante. Ma qualche sussulto c’è: Gabbiadini impegna ancora Strakosha con una gran conclusione dai 30 metri; il portiere albanese, apparso quasi insuperabile questa sera, si esalta con un gran colpo di reni (10′). Ma la Lazio raddoppia: Bereszynski perde un pallone a centrocampo a favore di Luis Alberto, il cui assist mette Correa davanti ad Audero che nulla può (11′). L’argentino non esulta. 2-0 e partita praticamente in archivio. E arriva anche il tris con Immobile che viene pescato davanti ad Audero con un lancio in profondità, sbaglia il controllo e involontariamente sbilancia il portiere avversario per poi beffarlo ugualmente (17′). Tre gol quasi in fotocopia che rappresentano la “fotografia” tattica dell’incontro, con giocatori della Lazio sempre da soli davanti al portiere.

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Di Francesco prova a cambiare qualcosa, togliendo Linetty e Caprari per Jankto e l’ex Chievo Léris (21′) che si collocano, insieme a Gabbiadini, alle spalle di Quagliarella. Poi Bonazzoli prende il posto dello stesso Gabbiadini (31′). Correa potrebbe realizzare la doppietta, ma Audero non è d’accordo (34′). Bonazzoli sfiora il palo di Strakosha (37′). Ci provano anche Léris e Quagliarella con tentativi velleitari. La Lazio controlla tranquillamente e porta a casa un successo meritato oltre il punteggio. Citazione doverosa per i tifosi blucerchiati, come sempre eccezionali nell’incitare la squadra.

Mercato da completare e molto lavoro davanti

Una sconfitta così può essere salutare perché serve per capire quali siano i problemi che la Sampdoria deve affrontare. Lasciando perdere la “telenovela” cessione della società, e a prescindere da come andrà a finire, occorre intervenire ancora sul mercato, anche se il tempo è ormai poco, per completare la squadra. Anzi, è probabile che finora proprio le vicende relative al passaggio di mano del sodalizio siano state un elemento di disturbo. Ma non c’è più tempo da perdere per evitare di affrontare un campionato tutto in salita.

Il tabellino:

Sampdoria 0      Lazio             3

Sampdoria (4-3-3): Audero; Bereszynski, Murillo, Colley, Murru; Linetty (21′ s.t. Léris), Ekdal, Vieira; Gabbiadini (31′ s.t. Bonazzoli), Quagliarella, Caprari (21′ s.t. Jankto).
A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Barreto, Ramírez, Bahlouli, Thorsby, Regini, Ferrari.
Allenatore: Di Francesco.

Lazio (3-5-2): Strakosha; L. Felipe, Acerbi (25′ s.t. Vavro), Radu; Lazzari (20′ s.t. Marusic), Milinkovic (32′ s.t. Cataldi), Parolo, L. Alberto, Lulic; Immobile, Correa.
A disposizione: Guerrieri, Proto, Patric, Leiva, Berisha, Bastos, Caicedo, Anderson, Adekanye.
Allenatore: S. Inzaghi.
Arbitro: Rocchi di Firenze.
Assistenti: Meli di Parma e Peretti di Verona.
Quarto ufficiale: Serra di Torino.
VAR: Banti di Livorno.
AVAR: Tolfo di Pordenone.

Reti: p.t. 38′ Immobile; s.t. 11′ Correa, 17′ Immobile.

Note: ammoniti al 21′ p.t. L. Felipe, al 25′ p.t. Ekdal, al 43′ p.t. Acerbi, al 14′ s.t. Murru  per gioco scorretto; recupero 2′ p.t. e 2′ s.t.; abbonati in conteggio, paganti 3.198 (incasso 72.594 euro); terreno di gioco in buone condizioni.


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