Sampdoria-Fiorentina, i tifosi doriani invitano a disertare lo stadio


Sempre più rovente la polemica relativa alla disputa dell’incontro tra Sampdoria e Fiorentina, prima giornata di campionato rinviata a seguito della tragica vicenda del crollo del ponte Morandi.

La data e l’ora del recupero

Il recupero è previsto per il prossimo 19 settembre, alle ore 17. Ed è proprio l’orario (ma in effetti è problematica anche la data) che ha provocato la reazione delle istituzioni locali, in primo luogo della Regione Liguria, che ha presentato una richiesta formale alla Lega Calcio, in cui è stata rappresentata l’opportunità di far disputare la partita di sera o, in subordine, rinviarla ancora ad altra data.

Una decisione cervellotica della Lega calcio

E in effetti appare a dir poco cervellotica la decisione della Lega calcio, alla luce della circostanza che a Genova il traffico, specie quello diretto verso il centro, dopo la tragedia è diventato problematico, per usare un eufemismo.

C’è inoltre da valutare la circostanza della riapertura delle scuole, prevista per il 17 p.v.; e per il giorno successivo, 20 settembre, è prevista l’inaugurazione del Salone della Nautica, kermesse annuale di livello internazionale. Ma per la Lega tutto ciò è irrilevante o, meglio, è probabile che nessuno, ottusamente, si sia posto tutti questi problemi.

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Il comunicato dei tifosi della Sampdoria

Se li sono posti, invece, i tifosi blucerchiati, che ne fanno anche, e soprattutto, una questione di rispetto degli abitanti di Genova. I gruppi organizzati hanno quindi pubblicato il seguente comunicato, in cui invitano tutti i tifosi a disertare lo stadio:

Se confermato, alle ore 17.00 di Mercoledì 19 Settembre, presso lo Stadio Luigi Ferraris di Genova, avrà luogo o il recupero di Sampdoria – Fiorentina. La partita era stata rinviata in segno di rispetto verso tutti coloro che sono stati coinvolti nella tragedia causata dal crollo del Ponte Morandi, i morti, gli sfollati e la città intera.

 Da quel tragico giorno ad oggi, Genova vive quotidianamente sotto pressione, tentando di risollevarsi, affrontando uno dei momenti più delicati e difficili della sua recente storia. E proprio per rispetto di questo, ogni sforzo, ogni azione ed ogni scelta che ci riguardino dovrebbero essere fatti tenendo a mente il bene della città e dei genovesi, prima di tutto. 

La decisione di giocare una partita di Serie A alle ore 17.00, di Mercoledì, è stata veramente presa con queste premesse?! Chi ha deciso è consapevole dello stato attuale della città? È a conoscenza del fatto che le scuole riapriranno i battenti il 17 Settembre e che ancora non sappiamo quale impatto la cosa avrà sulle dinamiche del traffico cittadino? Chi ha deciso ha presente la quantità numerica di mezzi che si muovono (tanti per trasportare le imbarcazioni) nei giorni precedenti il Salone Nautico, che avrà inizio il 20 Settembre? Chi insiste per giocare nonostante il parere contrario del Comune di Genova, della Regione Liguria, e della società U.C. Sampdoria, ha idea di cosa voglia dire far convergere oltre 20.000 persone verso Marassi a quell’ora ed in queste condizioni? 

Premesso che vorremmo conoscere il nome e cognome di chi, dopo aver eventualmente fatto le dovute valutazioni, rimane comunque dell’idea che sia opportuno giocare Mercoledì 19 alle ore 17.00,prendendosi ovviamente tutta la responsabilità che ne deriva, noi, che conosciamo bene e rispettiamo la nostra città, abbiamo deciso che mercoledì non saremo allo stadio. 

Esatto, per noi non esiste partita il 19 Settembre alle ore 17:00. Andiamo oltre e invitiamo tutti, tutti, i tifosi sampdoriani, che avevano intenzione di andare alla partita, a evitare di mettersi in viaggio verso lo Stadio. È una scelta estremamente dolorosa, ma che riteniamo giusta. È inutile esprimere solidarietà, fare minuti di silenzio e magliette commemorative, spendere parole su parole, se poi nella pratica non si è pronti ad un gesto concreto, e a ora, l’unico compiuto è stato quello di mettere prima di tutto, sopra ad ogni altra cosa, i diritti televisivi. Ebbene, noi rinunciamo ad andare allo stadio a sostenere la nostra Sampdoria contro la Fiorentina per non mettere in ulteriore difficoltà Genova ed i genovesi. Questo è il nostro gesto concreto. È una questione di rispetto, lo stesso rispetto che “altri”, in questo momento, non stanno avendo per la nostra città”.

Probabile l’intervento del Prefetto

Salvo novità, con ogni probabilità, il deus ex machina della situazione alla fine sarà il Prefetto che, per motivi di ordine pubblico, potrà decidere lo spostamento di orario o il rinvio della partita.    

 

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