Lazio-Sampdoria 1-0, Luis Alberto piega i blucerchiati


Sampdoria sconfitta dalla Lazio all’Olimpico di Roma, come da tradizione: da 16 anni, infatti, i blucerchiati non vincono all’Olimpico biacoceleste. Si dirà che non è in queste partite che gli uomini di Ranieri devono fare punti ma è anche vero che la partita di oggi lascia un po’ di amaro in bocca, perché la sensazione è quella che qualcosa in più poteva essere fatto. La Lazio, infatti, ha giocato un po’ al risparmio, in previsione della partita di Champions di martedì contro il Bayern, tanto che a metà ripresa, e con il risultato ancora in bilico, ha sostituito i suoi elementi più importanti, Luis Alberto in testa. Agli uomini di Ranieri non è però bastato un finale in forcing per arrivare al pareggio. Il fatto è che se non si tira in porta è difficile raddrizzare le partite.

Primo tempo

Doveroso minuto di raccoglimento per la dolorosa perdita di Mauro Bellugi.  La Sampdoria si schiera, a sorpresa, con un 3-4-1-2 che prevede Ferrari, Yoshida e Colley in difesa, Augello spostato sulla linea dei centrocampisti, formata poi da Silva, Ekdal e Candreva, quindi Ramirez trequartista dietro le punte Balde e Quagliarella. La Lazio si schiera, come nelle previsioni, con il rientro di Lulic dall’inizio (dopo un anno) e con Correa al fianco di Immobile.

La squadra di Inzaghi, come previsto, fa la partita. Correa scambia con Immobile ma poi non riesce a concludere (10′). I blucerchiati provano a ripartire ma senza successo. Una occasione arriva comunque grazie alla caparbietà di Quagliarella che, in pressing solitario, mette in difficoltà Reina, ma il portiere spagnolo in qualche modo se la cava con i piedi (12′). Per il resto ci sono solo i biancocelesti, con Luis Alberto che sale in cattedra: prima calcia molto bene di sinistro, in area, costringendo in angolo Audero (22′) e poi porta in vantaggio i suoi con un destro a giro, sempre da dentro l’area, leggermente deviato da Yoshida, su cui il portiere blucerchiato non può nulla (24′). Il centrocampista spagnolo continua a dare spettacolo con un gran assist a Immobile, pescato in area in posizione defilata, ma l’attaccante calcia male (29′).  Poco dopo, nuova chance per lui, ma Audero devia in angolo (32′). A questo punto viene fuori la Sampdoria che prova a portarsi dalle parti di Reina. Il pressing più alto dà quasi i suoi frutti perché Quagliarella mette in difficoltà Acerbi sulla linea di fondo, gli ruba il pallone ma poi calcia altissimo, per la verità da posizione quasi impossibile (34′). I blucerchiati continuano a spingere con Augello e Candreva sulle fasce e tengono la Lazio nella propria metà campo, ma non si rendono pericolosi. Termina così il primo tempo.

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Secondo tempo

Si riparte e Ranieri pensa bene di tornare al classico 4-4-2 perché toglie Yoshida per Bereszynski e Ramirez per Jankto. Sostituzioni forse affrettate perché la squadra aveva terminato in crescendo il primo tempo e magari, questa è l’impressione, sarebbe stato opportuno solo un immediato ingresso di Damsgaard o Verre per Ramirez, l’unico un po’ avulso dal gioco, senza stravolgere il resto. E comunque Augello, pur schierato di nuovo indietro, continua a percorrere tutta la fascia senza problemi; al 9′ il difensore se ne va, salta l’uomo ma poi crossa in mezzo in modo impreciso per Quagliarella che prova a deviare di testa ma inutilmente.

Inzaghi comincia a pensare al Bayern e toglie Lulic e Correa per Fares e Akpa-Akpro (11′). La Sampdoria ci prova dalle fasce e riesce a creare un pericolo grazie ad una incursione di Candreva che crossa in mezzo, dove Reina esce e si scontra con Balde, palla a Jankto che, pressato da un avversario, mette fuori a porta vuota (18′). Un minuto dopo, la Lazio sostituisce anche Luis Alberto e Leiva per Muriqi ed Escalante. Arriva quindi il momento di Damsgaard per Balde (22′); l’attaccante senegalese tuttavia, come sempre, stava tenendo in apprensione la difesa avversaria.

La Lazio cerca di gestire il risultato e risparmiare energie, anche se ogni tanto si porta avanti, come accade al 34′ quando una incursione di Fares termina con un tiro parato da Audero. Giunge quindi il momento di Torregrossa, al posto di Candreva (36′). Ma non arrivano pericoli per la porta locale, tranne un contrasto in area tra Musacchio e Quagliarella con intervento dubbio del difensore, giudicato regolare (38′). Anzi, nel recupero, Milinkovic-Savic fugge in contropiede, giunge davanti ad Audero ma poi prova un passaggio verso Muriqi che viene intercettato da Colley (47′). Finisce così: si esce dal campo a testa alta ma tiri in porta quasi zero.

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Il tabellino

Lazio               1    Sampdoria    0
Reti: p.t. 24′ L. Alberto.
Lazio (3-5-2): Reina; Patric, Acerbi, Musacchio; Marusic, Milinkovic, Leiva (18′ s.t. Escalante), L. Alberto (19′ s.t. Muriqi), Lulic (11′ s.t. Fares); Correa (10′ s.t. Akpa Akpro), Immobile (41′ s.t. Caicedo).
A disposizione: Alia, G. Pereira, Armini, Parolo, Cataldi.
Allenatore: S. Inzaghi.
Sampdoria (3-4-1-2): Audero; Ferrari, Yoshida (1′ s.t. Bereszynski), Colley; Candreva (36′ s.t. Torregrossa), Ekdal, Silva, Augello; Ramírez (1′ s.t. Jankto); Balde (22′ s.t. Damsgaard), Quagliarella.
A disposizione: Ravaglia, Letica, Verre, Askildsen, Regini, Tonelli, Gabbiadini, Léris.
Allenatore: Ranieri.
Arbitro: Massa di Imperia.
Assistenti: Di Vuolo di Castellammare di Stabia e Lombardi di Brescia.
Quarto ufficiale: Maresca di Napoli.
VAR: Di Paolo di Avezzano.
AVAR: Passeri di Gubbio.
Note: ammoniti al 36′ p.t. Silva, al 45′ p.t. Lulic, al 15′ s.t. Ekdal, al 29′ s.t. Colley, al 44′ s.t. Escalante, al 49′ s.t. Patric per gioco scorretto, al 37′ s.t. Marusic per proteste; recupero 1′ p.t. e 4′ s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

(dati tabellino tratti da www.sampdoria.it)

 

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