Savoia attraverso i canali ufficiali la società ha diramato un comunicato a firma del Presidente Dottor Nazario Matachione dopo la separazione con Mister Salvatore Campilongo Di seguito il comunicato stampa ufficiale.È giusto che intervenga chiedendo scusa del comunicato diramato ieri, perché se anche vero nei contenuti è stato fuori luogo.
Però, come sempre, è giusto che mi assuma ogni responsabilità su tutto ciò che accade all’interno della società. Questa è una mia prerogativa. La società aveva chiesto a mister Salvatore Campilongo di non lasciare, di attendere altre due partite soprattutto per non abbandonare la squadra da lui realizzata, in un momento difficile.
Il mister, dal canto suo, ha detto che non se la sentiva e non aveva più stimoli e che, se fosse rimasto, avrebbe danneggiato il Savoia. Da presidente non avevo altra scelta se non quella di liberare un uomo, pur non condividendo la sua decisione e quindi dovevo agire.
Ho voluto chiudere subito qualsiasi rapporto, saldando all’istante il dovuto, e poi sono andato dalla mia squadra a comunicare la decisione dell’allenatore. Mi ha rincuorato che la squadra abbia reagito in maniera serena e tranquilla, come se per loro il rapporto fosse già terminato da tempo.
Il progetto e il programma societario vanno avanti e siamo certi che troveremo un allenatore adatto alla nostra ambiziosa società che punta al grande calcio. Anzi, il nostro progetto va avanti con più forza e determinazione, senza cambiare di una virgola il programma.
Come in tutte le piazze, non si può avere un rapporto unanime con la tifoseria, ma sono da condannare alcuni capipopolo che vogliono imporre alla società cosa fare e cosa non fare. Addirittura, cosa mai vista nel calcio, che alcuni capipopolo vogliono imporre la scelta dei dirigenti della società.
Evidentemente, a qualcuno tutti gli avvenimenti accaduti intorno al Savoia non sono serviti da lezione. Raffaele Auriemma, giornalista Mediaset, Emanuele Calaiò, importante professionista, e Paolo Filosa, collaboratore della gestione sportiva, sono persone perbene, serie e professionali.
Non si toccano, come come non si tocca nessun altro componente della società. Giù le mani dal nostro Savoia. Noi proseguiremo per la parte sana, per chi vuole cambiare e intende fare un calcio serio e duraturo.