I due piccoletti fanno ancora la differenza, assieme al gigante in difesa. Il Napoli asfalta un buon Empoli (forse eccessivamente penalizzato nella differenza reti), mette pressione alla Juventus e si conferma candidata e allo scudetto e per un posto in Champions.
Forse non la migliore partita del Napoli, ma Ancelotti ha aggiunto mentalità ed efficacia alla ricetta di Sarri, ed anche uomini. Venti giocatori di Ancelotti usati contro i quindici di Sarri (e va ricordato che Mario Rui ha trovato posto solo per l’infortunio di Ghoulam) e, nonostante il pensiero del PSG, gli azzurri trovano tre punti facili. Diawara, Rog e Zielinski titolari e Callejon in panchina, in attacco Mertens ed Insigne. Andreazzoli invece schiera i giocatori previsti.
Nei primi dieci minuti il Napoli domina, letteralmente e metaforicamente, il campo. Al secondo Insigne fa la barba al palo da fuori area ed un minuto dopo Zielinski pesca Mertens in area ma Provedel fa buona guardia. L’Empoli gioca e palleggia bene ma la mancanza di una punta di “peso” si fa sentire e Koulibaly, un incubo per Caputo, quasi giggioneggia in difesa ed anche Maksimovic fa sentire la sua. Al 9′ arriva il gol: il K2 ruba palla e, dopo aver corso per quaranta metri palla al piede, serve Insigne che si invola in area e con una frustata di destro incrocia dove Pavedel non può arrivare.
A questo punto il Napoli si guarda un po’ allo specchio e la squadra di Andreazzoli né approfitta ma, come al solito, è poco concreta. Al 15′ Antonelli pareggia ma è in netto fuorigioco, al 19′ bella combinazione tra Antonelli e Ucan, ma il tocco del turco è però troppo su Karnezis, infatti il portiere blocca il pallone. L’Empoli continua a pressare ma alla fine l’essere poco concreti costerà caro ai toscani: al 36′ prima Zielinski impegna Provedel e, al 38′, Mertens porta palla e, dai venti metri, lascia partire un tiro che sorprende tutti, anche i tifosi, e firma il due a zero e raggiungendo Careca come miglior marcatore ogni epoca.
Nel secondo tempo il Napoli torna a guardasi allo specchio. Hysai e Fabian Ruiz impegnano la difesa ma alla fine arriva l’errore della difesa. Caputo scatta sul filo del fuorigioco, Maksimovic non si alza in tempo e, dopo aver segnato alla Juventus, il bomber dell’Empoli si toglie il gusto di segnare anche al Napoli al San Paolo.
La squadra di Andreazzoli ci crede e spinge parecchio, ma più di foga che di gioco, e i partenopei sono un po’ in crisi. Ma il leader calmo sa quando intervenire e lo fa non bene, di più. Fuori Fabian Ruiz e Rog (ed entrambi abbracciano l’allenatore), dentro Callejon ed Allan. Neanche a dirlo ed i due apparecchiano la tavola per la doppietta di Ciruzzo. Callejon conquista un pallone al limite dell’area, serve Allan che, dal fondo, serve l’accorrente Mertens che insacca una splendida conclusione.
Andreazzoli non ci sta ed inserisce Pasqual e Zaji per Aquah e Krunic. E per dieci minuti l’Empoli spinge. Al 70′ Silvestre costringe Karnezis al calcio d’angolo, poi Koulibaly anticipa all’ultimo istante Caputo. Poi è Maksimovic a fermare l’attaccante barese, allungandogli la palla dopo essere stato superato. Al 79′ Andreazzoli si gioca la carta La Gumina che appena entrato serve Di Lorenzo costringendo Karnezis ad un colpo di reni. Al 83′ Milik sostituisce il connazionale Zielinski. Al 90′ contropiede perfetto del Napoli, palla per Mertens che di prima trova la punta: colpo potente di Milik e poker per i partenopei.
E al 93′, all’ultimo secondo, Mertens supera anche Altafini nella classifica marcatori del Napoli: a partita ormai chiusa, con i giocatori dell’Empoli un po’ fuori fase per il troppo ingiusto parziale, ripartenza velocissima del Napoli, Insigne serve il belga che supera Provedel in uscita ed insacca. Pairetto effettua un controllo al VAR per un posizione irregolare del belga, ma alla fine convalida comunque.
